Durante questi giorni, in merito al conflitto Russia-Ucraina, si è resa nota la notizia di un “attacco informatico” contro i russi da parte di “Anonymous”, il quale ha minacciato il presidente Putin di rendere pubblici alcuni documenti secretati.

Non tutti però sanno chi è Anonymous, o meglio, cosa è.

Rappresentati dalla famosa maschera di Guy Fawkes, del film V per Vendetta, possiamo definire Anonymous come un “movimento decentralizzato” di hackeraggio ai fini sociali, destinato alla difesa di un obbiettivo comune che è, molto spesso, strettamente legato alle proteste umanitarie.
Il nome, molto probabilmente, fa riferimento a 4chan, un sito internet in cui venivano postate principalmente foto, in cui i soggetti che non volevano identificarsi si nascondevano dietro il nickname di “Anonymous”.

Vengono resi noti nel 2003, anno in cui daranno il via ad una serie di attacchi informatici contro varie società, istituzioni governative e, in particolar modo, contro la Chiesa di Scientology nel 2008 e il Ku Klux Klan nel 2015.

Il gruppo di Anonymous si identifica nel ceto medio, nel “popolo operaio” che combatte contro le ingiustizie dettate dalle istituzioni e dai governi, quindi “difendendo le cause della gente comune”. Il loro movimento, infatti, viene identificato come “hacktivism”, che congiunge le due parole di “hacker” e “activism” (attivismo hacker).


Anonymous contro la Russia


Il gruppo hacker aveva già pubblicato il 16 gennaio 2022 un video in cui minacciava il governo russo di attacchi informatici nel caso in cui l’Ucraina fosse stata invasa. A seguito di ciò sono stati numerosi i “Distributed denial of services” (DDoS), nonché degli attacchi in cui i server dei siti vengono sovraccaricati di traffico dati fino a che non vanno in down a causa delle numerose richieste di accesso. I siti intaccati sono stati per lo più i siti istituzionali russi e la Gazprom, azienda energetica russa parzialmente controllata dallo Stato.

Successivamente sono stati colpiti i canali di comunicazione e informazione televisiva: i siti delle agenzie di stampa statali TASS e RIA Novosti, dove l’homepage è stata invasa di messaggi da parte del gruppo, e la tv di stato russa, le cui trasmissioni sono state interrotte per mandare in onda canti nazionalistici ucraini.


Il 28 febbraio Anonymous annuncia di procedere con l’attacco  all’Istituto di Sicurezza Nucleare di Mosca, sottraendo all’incirca 40mila documenti riservati.