Tutti d’accordo al convegno online sul futuro del turismo calabrese, al quale hanno partecipato su Facebook ben 3200 persone. “Sarà la montagna a salvare la Calabria!

Sì, la montagna potrebbe salvare veramente la Calabria da una sempre più profonda recessione. Perché ha enormi potenzialità, perché ha bellezze paesaggistiche inesplorate, perché qui si trova l’aria e l’acqua più pure del mondo”.

Ha esordito così Franco Laratta, già parlamentare, nel convegno online sul

futuro del turismo in Calabria, con diversi protagonisti ed imprenditori calabresi.

Tra cui Antonio Biafora, giovanissimo e già affermato chef che ha saputo innovare in cucina, garantendo genuinità ed eccellenza nella qualità.

Poi Roberto Galati, presidente dell’associazione amici delle Ferrovie che ha saputo puntare sulla valorizzazione delle storiche linee delle Ferrovie Calabro Lucane, come quella silana che dopo un lungo periodo di abbandono, è oggi protagonista di un grande interesse internazionale fra gli appassionati del treno a vapore.

E poi non poteva mancare la regina dell’agro alimentare calabrese, la patata. Il Direttore del Consorzio dei produttori silani, Albino Carli, ha evidenziato come la montagna calabrese grazie proprio alla patata della Sila Igp, è oggi al centro di un modello nuovo di agricoltura.


Il Parco Nazionale della Sila, infatti, ha dimostrato di avere tante grandi potenzialità: come la possibilità di fare agricoltura altamente biologica. E quella di dare vita ad attività produttive di grande valore economico. Anche grazie al clima meno rigido durante l’inverno.

E alla totale assenza di inquinamento.

In Sila, infatti , si coltivano fragole a novembre, ciliegie in autunno, le patate più buone d’Italia e frutti di bosco pregiatissimi.

Nel corso del confronto a più voci, al quale ha anche preso parte il giornalista Dario Rondinella, è emerso chiaramente come la montagna salverà la Calabria dalla recessione, soprattutto se saprà darsi un piano strategico di cura dei nostri boschi, dei corsi d’acqua, dei servizi.

Non si tratta solo di mettere in campo soltanto risorse finanziarie, è emerso in conclusioni del convegno live Facebook,

ma è necessario garantire servizi efficienti, riqualificare le strutture turistico-alberghiere esistenti, promuovere un nuovo modello di turismo di qualità, che grazie alla montagna potrà dare grandi soddisfazioni dal punto di vista economico e produttivo.