Sanità in Calabria: emergenza infinita, cittadini esausti chiedono più ospedali pubblici e meno raccomandazioni
Ambulanze in ritardo, ospedali al collasso e sanità privata in crescita: la Calabria chiede risposte concrete e fine delle raccomandazioni

Ambulanze in ritardo, personale insufficiente e strutture al collasso: la sanità calabrese è ancora in piena emergenza
La situazione sanitaria in Calabria resta drammatica: cittadini sempre più sfiduciati, esasperati da disservizi e inefficienze croniche. Le ambulanze spesso non arrivano o arrivano troppo tardi, in alcuni casi persino prive di personale medico a bordo. Tutto ciò accade mentre aumentano i casi di cronaca di persone che perdono la vita proprio a causa di ritardi ingiustificabili.
Sanità pubblica al collasso: i calabresi non meritano tutto questo
Non è una novità: la Calabria è da anni tristemente nota per una sanità pubblica in crisi. Ma oggi i calabresi dicono basta. Non è accettabile che in una regione in cui si spendono ogni anno milioni di euro in ambito sanitario si continui a morire per banali ritardi di ambulanze o per strutture ospedaliere sovraffollate, mal gestite e scarsamente equipaggiate.
I cittadini chiedono interventi concreti e immediati, non promesse elettorali puntualmente disattese. Chiedono ospedali pubblici nuovi, moderni, efficienti e soprattutto accessibili senza raccomandazioni. Sì, perché in Calabria l'accesso alle cure sembra essere ormai diventato un privilegio riservato a chi ha conoscenze giuste piuttosto che un diritto garantito a tutti.
La sanità privata cresce, ma chi pensa ai cittadini?
Di fronte al collasso della sanità pubblica, in Calabria cresce la sanità privata. Cliniche, laboratori e ambulatori privati proliferano, spesso imponendo le proprie regole. Ma non tutti possono permettersi cure private, né dovrebbe essere necessario. La salute non può essere trasformata in un business che lascia indietro migliaia di persone, soprattutto quelle più fragili.
In un territorio dove molte famiglie vivono in difficoltà economiche, la necessità di una sanità pubblica funzionante è un'urgenza assoluta. Non si può pensare di privatizzare il diritto alla salute, mentre gli ospedali pubblici versano in condizioni disastrose.
Basta con la politica delle promesse: ora servono risultati
Ogni anno, la Calabria investe ingenti somme di denaro nel sistema sanitario. Dove finiscono questi fondi? È tempo di risposte serie, precise e soprattutto immediate. Non si può più tollerare che un calabrese debba sentirsi insicuro ogni volta che chiama un'ambulanza o che si reca in ospedale con problemi delicati.
La Regione Calabria ha il dovere di garantire una sanità pubblica degna di questo nome. I cittadini pretendono ospedali efficienti, ambulanze puntuali e medici presenti e preparati. È giunto il momento di dire basta al sistema della raccomandazione e alla logica del favore.
La salute è un diritto fondamentale: la Calabria non può più aspettare.