“Area Sanremo 2019”, tra i vincitori anche il calabrese “Messya”
Si sono concluse ufficialmente le selezioni di Area Sanremo 2019 con gli 8 vincitori che concorreranno per i due posti nella sezione “nuove proposte” del Festival di Sanremo 2020. Tra questi anche il calabrese Andrea Riso, di Reggio Calabria, con un nome d’arte alquanto singolare: “Messya”, così come il brano che lo ha portato alla vittoria: “T. S. O.”. Dopo l’ultima audizione in cui sono stati ascoltati i 63 finalisti, lo scorso sabato si è tenuta la cerimonia di proclamazione al Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo. La commissione di Area Sanremo, presieduta da Vittorio De Scalzi e composta dal calabrese Gianni Testa assieme a Teresa De Sio, Andy Bluvertigo e Petra Magoni, ha decretato gli 8 artisti vincitori.
Sotto la direzione artistica di Massimo Cotto e l’organizzazione di Livio Emanueli, presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo, la commissione ha ascoltato i brani dei 63 finalisti, dal vivo e in versione integrale. Ecco i nomi di tutti i vincitori: Jaqueline Branciforte con il brano “Game over”, Gabriella Martinelli e Lula con “Il gigante d’acciaio”, Leo Alex con “A cuore fermo”, Arianna Manca con “Andarsi bene”, Andrea Riso in arte “Messya” con “T.s.o.”, Camilla Migli con “Eterno Rosso”, Alessia Gerardi con “Atipica” e Matteo Faustini con “Nel bene e nel male”. Alla sua seconda presenza nella commissione di Area Sanremo, a fine audizioni Gianni Testa dichiara: "abbiamo deciso di premiare quelli che ritenevamo più pronti per affrontare il palcoscenico di Sanremo, anche perché il livello degli artisti era molto alto, soprattutto negli ultimi 63".
"Non era una gara sportiva, non dirò mai che c’è un artista più bravo degli altri quando si parla di arte, perciò è giusto premiare chi è più pronto e chi può essere più attinente ad un festival come quello della canzone italiana". "Sono felicissimo – continua Testa – di aver fatto parte di questa commissione. Colleghi tutti diversissimi con i quali si è instaurato un confronto all’ultimo sangue su ogni artista, ma alla fine ci siamo trovati a decretare unanimemente i vincitori". "È stato bellissimo - conclude - lavorare con un grande direttore artistico come Massimo Cotto, che ringrazio assieme a Livio Emanueli, presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo".