«La Locride da anni subisce un doppio abbandono: per le strade e le ferrovie borboniche e per i tesori culturali difficilmente raggiungibili. È una vergogna che si perpetua da anni, davanti alla quale molti governanti hanno promesso senza poi fare».

È quanto ha detto il presidente della Regione, Nino Spirlì, durante l’incontro di oggi tra il viceministro alle Infrastrutture, Alessandro Morelli, e i sindaci dei Comuni della Locride.

Durante l’incontro, che si è svolto nella Casa della cultura di Locri, sono state affrontate alcune problematiche del territorio, in particolare quelle legate alla strada statale 106.

All’evento ha partecipato anche l’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo.

SPIRLÌ: «BASTA GIOCHI SULLA 106»

Sulla 106, Spirlì ha sottolineato la necessità «di compiere un atto di coraggio. La Regione, per le sue competenze, lo sta facendo, ma serve anche il massimo impegno da parte del Governo nazionale. Basta giochi sulla 106. Il suo destino non può essere quello di “strada della morte”».

Rivolto al viceministro, il presidente della Regione ha chiesto massima attenzione, oltre che per la 106, anche per la ferrovia jonica.

«Si tratta – ha detto – di infrastrutture necessarie per collegarci alla dorsale Adriatica. La Calabria ha tantissime ricchezze da promuovere, ma per farlo bisogna garantire l’accessibilità. L’Italia e l’Europa non possono dimenticare queste aree».

MORELLI: «CAMBIARE PROSPETTIVA»

Il viceministro Morelli ha rimarcato la volontà di segnalare la presenza dello Stato e del Governo «in una realtà che ha bisogno di avere un megafono nei palazzi romani».

«La 106 – ha aggiunto – è conosciuta per le sue tante tragedie. Noi dobbiamo cambiare questa prospettiva. Invito tutti a guardare a questa arteria come un’opera fondamentale per la rete infrastrutturale che collega il porto di Gioia Tauro e l’aeroporto di Reggio Calabria. Sono tutte opere fondamentali per lo sviluppo della Calabria, dell’Italia e dell’Europa. Stiamo creando le condizioni affinché tutto questo diventi realtà».

Il viceministro ha infine ribadito l’impegno a tornare per constatare di persona le varie necessità della Locride: «C’è la massima disponibilità all’interlocuzione, noi faremo la nostra parte».