Castrovillari, distrutte 200 piante di ulivo. Lazienda le ripianta con l'aiuto delle istituzioni
Ripartire dopo un atto vandalico non lasciandosi scoraggiare da coloro che provano, con i loro gesti anonimi, ad affossare la Calabria migliore. Così dopo il taglio, ad opera di ignoti, compiuto a danno dell'azienda Marchesi Gallo di Castrovillari, l'azienda risponde grazie all'aiuto di Coldiretti e dei partner commerciali, ripiantando ciò che qualcuno ha voluto distruggere.
Siamo nel mese di marzo quando una mano ignota distrugge, in una notta, circa 200 piante giovani di ulivo della cultivar Roggianella che fanno parte di un nuovo impianto aziendale finanziato dalla misura per l'ammodernamento del Psr 2014 - 2020. Il fatto denunciato alle autorità competenti per le opportune indagini, ha però generato energia positiva, permettendo all'azienda che si occupa di coltivazione e produzione di olio in regime biologico, di rispondere la danno subito con più energia slancio, contando su una rete di solidarietà che si è generata grazie alla sensibilità di Coldiretti Calabria ed i partner commerciali.
Le duecento piantine distrutte e la rete idrica che le serviva in contrada Chiurazzo tenuta Torre Avena nella zona agricola di Cammarata, saranno ripiantate al loro posto con una iniziativa pubblica in programma giovedì 27 maggio alle ore 9.00 alla presenza dei vertici di Coldiretti, dell'assessore regionale all'agricoltura Gianluca Gallo, e di alcuni membri dell'amministrazione comunale oktre che dei titolari dell'azienda Federica Gallo e Francesco Barbino.
Mentre procedono le indagini per scoprire i responsabili di questo atto vandalico ai danni di una nuova piantagione lavorata nel corso del lockdown, la messa a dimora delle piante distrutte vuole essere un gesto di testimonianza che lancia un messaggio preciso a «chi vuole provare a sconfiggere la Calabria migliore, che vuole produrre e punta sul territorio come occasione di crescita e sviluppo ecocompatibile - spiegano Federica Gallo e Francesco Barbino a nome dell'azienda - Piantare un albero è un gesto d'amore che i nostri avi prima di noi hanno compiuto nei confronti delle generazioni che li avrebbero seguiti, ed oggi noi rilanciamo questo messaggio per i nostri figli, i nipoti che dopo di noi erediteranno questa terra che non può essere offesa da gesti di tale bassezza, ma va alimentata di nuove energia positiva e occasioni di crescita che partano dal rispetto dell'ambiente, dalla coscienza civica animata dalla buona volontà di quanti si sporcano le mani per costruire un presente ed un futuro diverso da quello al quale ci hanno abituato».