Gli obiettivi di Fulvia Michela Caligiuri nell'anno pandemico
È il gennaio 2020 e in Italia si sente ancora vagamente parlare di Covid-19, quando la Senatrice Fulvia Michela Caligiuri, eletta tra le fila di Forza Italia, si impegna nella campagna elettorale a sostegno di Jole Santelli Presidente della Regione Calabria. Nello stesso periodo partecipa, nell'organizzazione, alla visita in Calabria del presidente Silvio Berlusconi. Nel pieno dell'emergenza Coronavirus, precisamente nell'agosto 2020, la Senatrice Fulvia Michela Caligiuri chiede ed ottiene dal Ministero delle Politiche agricole una forma di sostegno economico per gli imprenditori florovivaistici che, a causa della pandemia, hanno subìto ingenti perdite.
Nel mese successivo riceve la fiducia del partito, oltre alla nomina di Capogruppo di Forza Italia in Commissione Agricoltura. Intensa ed attiva anche la partecipazione sul territorio calabrese, relative alle campagne elettorali nei comuni al voto. In questo frangente, anche l'interrogazione al Ministero dei beni culturali sulla possibilità di estensione dell'art bonus a tutte le associazioni culturali. Ma non l'unica interrogazione, se si comprende anche quella sullo stato dell'alta velocità in Calabria. Insieme ai colleghi della commissione agricoltura del Senato, inoltre, la Senatrice Caligiuri svolge sopralluoghi nello stabilimento Sesa Spa di Este.
La seconda ondata della pandemia è alle porte e, la senatrice, interviene presso l'Asp di Cosenza per accelerare l'attivazione delle USCA. A ciò segue l'intervento in aula per chiedere lo stop al commissariamento della sanità calabrese. Nel dicembre dello stesso anno la Senatrice Caligiuri si confronta con il Ministro delle Politiche agricole sui limiti di decertificazione delle produzioni biologiche italiane e sulla presenza di acido fosfonico e derivati. Con ormai il Natale imminente, la Senatrice interviene in aula per favorire il ricongiungimento familiare in piena sicurezza, in vista delle festività. Tra le ultime attività del 2020, un ulteriore intervento in aula per esprimere contrarietà al Decreto Calabria e alla proroga del commissariamento della sanità, proponendo di affidare il ruolo al Presidente della Regione.