Due avvocati arrestati in flagranza per concussione
Due avvocati del foro di Catanzaro sono stati arrestati ieri pomeriggio dai finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro, coordinati dalla Procura della Repubblica, in flagranza del reato di concussione.
Secondo l'accusa, uno degli arrestati, Pierpaolo Greco, di 48 anni, curatore fallimentare di Villa Betania, fondazione catanzarese in liquidazione giudiziale, che gestisce diverse strutture sanitarie, socio-sanitarie e assistenziali, avrebbe preteso 50.000 euro per orientare alcune scelte nella gestione della curatela fallimentare, avvalendosi dell'altro avvocato, Pasquale Barbieri, come intermediario con la persona offesa.
L'arresto è scattato dopo che l'intermediario ha ricevuto una prima tranche di circa 25.000 euro dalla vittima, procedendo poi a dare 10.000 euro al curatore.
Le perquisizioni negli studi dei due legali, secondo quanto riferisce la Procura di Catanzaro, hanno consentito l'individuazione e il sequestro del prezzo del reato.
Le indagini, condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro - Gruppo tutela spesa pubblica, "si sono rivelate sin dall'inizio particolarmente complesse, con conseguente necessità di ampie indagini tecniche, servizi di osservazione e pedinamento" riferisce la Procura.
La vicenda si inserisce in una importante trattativa fra la curatela fallimentare e la vittima della presunta concussione, l'avvocato di Palermo Marco Zummo.
Quest'ultimo rappresenta la Karol Betania, un gruppo imprenditoriale che ha affittato rami d'azienda di Fondazione Betania e gli immobili, ed era interessato, dopo la dichiarazione della liquidazione giudiziale, a ridefinire i termini dell'intesa.
L'avvocato Greco è stato portato in carcere, mentre Barbieri ai domiciliari. I provvedimenti dovranno adesso essere valutati dal gip del tribunale catanzarese.