Affrontare le proprie paure è una grande presa di coraggio, soprattutto quando bisogna fare i conti con un episodio di violenza. Emanuele, il quattordicenne picchiato agli inizi di ottobre da un compagno, nel cortile del Liceo Scientifico Valentini a Castrolibero, oggi ritorna in classe a testa alta, senza nascondersi dietro il timore della shoccante esperienza vissuta. Le ferite riportate sul volto ormai sono solo cicatrici che non si vedono più, a rimanere indelebili però sono quelle inflitte sulla sua dignità, dalla quale difficilmente si guarisce in fretta. La vicenda, infatti, aveva sconvolto la comunità cosentina, non solo per la brutalità con cui è avvenuto il vile gesto, ma soprattutto per l’omertà di studenti e professori che, come denunciato, non avrebbero fatto nulla per evitare il peggio. Cosi, con gli occhi pieni di forza, Emanuele ritorna tra quei banchi di scuola dopo un mese di convalescenza, accompagnato dal maresciallo dei carabinieri Vincenzo Cozzarelli, che ha preso particolarmente a cuore la vicenda e non ha mai perso d’occhio il ragazzo, come afferma la mamma del giovane.  Emanuele è un grande esempio di coraggio, rivolto a coloro che non si lasciano sopraffare da episodi di violenza ma reagiscono ad essi, pretendendo la dovuta giustizia e riprendendo in mano la propria vita.