A Dipignano la 59esima edizione della 'Rievocazione storica dei Calderai'
Una manifestazione che celebra l’incontro tra il Marchese Cristoforo del Carretto e i Calderai di Dipignano che - nel 1571 - sancì il legame tra il Comune di Dipignano e quello di Ponti, in Piemonte.
Una manifestazione che celebra l’incontro tra il Marchese Cristoforo del Carretto e i Calderai di Dipignano che - nel 1571 - sancì il legame tra il Comune di Dipignano e quello di Ponti, in Piemonte. E’ la Rievocazione storica dei Calderai organizzata dal Comune di Dipignano in collaborazione con la Pro Loco cittadina. Un evento dal forte respiro culturale che – a cadenza biennale – inneggia 500 anni di tradizione con lo storico corteo in abiti d’epoca e figuranti provenienti anche da Ponti.
Il programma
La 59esima edizione si terrà il 27 ottobre 2024 a Piazza dei Martiri, a Dipignano. Ad apertura ci sarà il risveglio mattutino dei Tummarini di Tessano, che con il suono dei loro tamburi, annunceranno il mattino in giro per le vie del paese. A proseguire ci sarà la solenne messa in memoria dei ‘Calderai’ di Dipignano. Si entrerà nel vivo della Rievocazione con Il lungo corteo in abiti d’epoca, arricchito dall’accompagnato dei cavalli e dei carri con i buoi, riproducendo le scene storiche dell’incontro tra il Marchese Cristoforo del Carretto e i Calderai di Dipignano. In occasione della manifestazione, verrà inaugurata – a termine della giornata – la ‘Statua del Calderaio’ realizzata dall’artista Eugenio del Luca. Al momento conclusivo prenderanno parte il sindaco di Dipignano, Gaetano Sorcale e l’Arcivescovo Metropolita della Diocesi di Cosenza-Bisignano, S.E. Mons Giovanni Cecchinato. Sarà poi Franco Michele Greco, studioso della storia dipignanese, a coinvolgere i presenti con importanti spunti sulle origini e la tradizione che caratterizza l’importanza della rievocazione storica. Non mancherà il divertimento e la musica, con il concerto finale del cantante Povia, che si esibirà in piazza dei Martiri.
Una tradizione che permane da 500 anni
L’importanza di questa rievocazione risiede nella promessa che il Marchese Cristoforo del Carretto mantenne nei confronti dei Calderai di Dipignano. Nel 1571 – infatti – i Calderai incontrarono il Marchese – noto per la sua benevolenza - chiedendo ospitalità, poiché infreddoliti e affamati. Il Marchese disse loro che avrebbe soddisfatto ogni loro bisogno se questi avessero aggiustato un enorme recipiente di rame. I Calderai – esperti nella lavorazione di questo ferro - riuscirono ad esaudire quanto richiesto ed il Marchese portò loro farina e polenta sufficiente a riempire il paiolo. Questo atto sancì un gemellaggio che ancora oggi esiste tra i piemontesi ed i dipignanesi, rievocando ogni anno questo momento a Dipignano e a Ponti ad anni alterni. Una tradizione che perdura da 500 anni e che conserva il valore della collaborazione e della solidarietà.