Ieri si è giunti al termine per la presentazione della domanda dell’assegno unico familiare per i figli a carico per poter ricevere il contributo spettante già nel mese di marzo.

Nelle prossime settimane, INPS andrà a verificare in dodici banche dati diverse, quali famiglie rispetteranno i requisiti necessari per poter ricevere il contributo.

Dovranno essere poste in esame 2,7 milioni di domande, pervenute in questi primi due mesi del 2022. I controlli saranno velocizzati, per poter garantire, a chi ha eseguito correttamente la domanda tra gennaio e febbraio, di ricevere l’erogazione del compenso già entro la metà di marzo 2022.

Così come il reddito di cittadinanza, INPS ha proposto ai cittadini italiani pochi dati per la compilazione della domanda, servendosi di quelli già a disposizione nella propria banca dati.

La presentazione dell’ISEE non sarà necessaria: ciò comporterà un calcolo degli importi sulla base della soglia minima spettante. Se si ha a disposizione un ISEE con reddito basso e non si è riusciti a presentarlo entro la scadenza del 28 febbraio 2022, sarà prevista una proroga entro il 30 giugno 2022.

Per ogni figlio minorenne è previsto un importo pari a 175 euro mensili (ISEE pari o inferiore a 15mila euro) fino ad arrivare a 50 euro mensili (famiglie con ISEE superiore a 40mila euro)

Per ogni figlio maggiorenne fino a 21 anni di età sono previsti 85 euro al mese (ISEE pari o inferiore a 15mila euro) a 25 euro al mese (famiglie con ISEE oltre 40mila euro)