Il Mimit verso il made in Italy di Reggio Calabria
Il nuovo strumento che il ministero mette a disposizione per promozione e tutela delle imprese
Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha dato avvio ad una serie di incontri preparatori che porteranno all'apertura della Casa del Made in Italy di Reggio Calabria.
Il primo incontro nella sede Mimit di Reggio
Al primo incontro, svoltosi nella sede Mimit di Reggio, il dirigente Giuseppe Antonio Sofia ha illustrato ad Ance, Confapi, Confartigianato, Confcommercio e Accademia delle imprese europea il nuovo strumento che il ministero mette a disposizione dei territori per la promozione e la tutela delle imprese.
"La trasformazione degli Ispettorati in Case del Made in Italy, fortemente voluta dal ministro Urso - è scritto in una nota - è espressione della volontà del ministero di ascoltare il territorio, intercettare e raccogliere i suoi fabbisogni e le sue esigenze e raggiungere le imprese per supportarle e valorizzarle".
Attivazione case del made in italy
Con l'attivazione delle Case del Made in Italy, prosegue la nota, "si concretizza la volontà, da parte del ministero, di mettere in relazione tutti gli attori istituzionali del mondo della ricerca, delle imprese, degli enti locali e regionali, al fine di individuare le esigenze e le criticità del territorio, da trasferire agli Uffici centrali del dicastero e all'organo politico, per promuovere iniziative governative che vadano incontro alle esigenze specifiche del territorio stesso".
Il referente locale per le Case del Made in Italy Giovambattista Nicoletti e Giuseppe Benedetto, funzionario di staff, hanno illustrato "il nuovo corso dell'Ispettorato e gli strumenti che porteranno all'auspicato raccordo tra il Mimit e il tessuto scientifico, economico e produttivo del territorio".
"Il confronto - conclude la nota - ha fatto emergere la necessità da parte delle organizzazioni presenti di avere un riferimento con cui potersi confrontare, approfondire tematiche di interesse del territorio in un'ottica di sistema, favorendo una maggiore coesione di intenti, una migliore informazione ed un reale supporto da parte del Ministero in termini tecnici ed economici.
Non sono mancati gli spunti propositivi per avviare da subito attività di monitoraggio e analisi delle filiere produttive del territorio e, più in generale, del sistema economico e produttivo locale e di identificazione di iniziative e misure di valorizzazione e incentivazione del territorio".