“Danzanima. Danze del Sud” workshop, performance e musica dal vivo per il festival “Exit. Deviazioni in arte e musica”
Il Castello Normanno Svevo di Cosenza si appresta ad accogliere “Danzanima. Danze del Sud”: un evento inedito, una produzione del tutto originale, pensata in occasione del Festival “Exit. Deviazioni in arte e musica”.
Non solo performance ma anche e soprattutto un momento di aggregazione e socializzazione intorno alla tradizione e cultura popolare partendo da una delle arti che più la contraddistingue, la danza, il linguaggio corporeo per eccellenza che unisce il passato al presente inneggiando alla vita.
E’ con tale finalità che Domenica 19 Dicembre, dalle ore 17.00, sarà possible partecipare ad una multidisciplinarietà di interventi, traghettati da workshop e musica dal vivo per tutte le generazioni.
“Danzanima” è un intenso viaggio nel patrimonio coreutico, con particolare attenzione a quello di tradizione popolare calabrese. Un percorso pratico e coinvolgente su aspetti morfologici, ritmici e motori, con approfondimenti storico-antropologici sul valore di quella danza che, si narra, affonda le sue origini nel paganesimo e nella magia
I partecipanti saranno proiettati all’interno di un percorso mirato a mostrare loro il recupero delle peculiarità popolari e la conseguente e innovativa riproposta, una reinterpretazione nel rispetto della funzione sociale che ogni danza ha svolto - e svolge tutt’ora .
Di particolare interesse la presenza di produttori artigianali di strumenti musicali: un patrimonio culturale secondo a nessuno come il tamburello o tamburo a cornice, la zampogna, l’organetto, la chitarra e il mandolino; pezzi di alto artigianato che hanno un legame indissolubile ed unico con l’identità e le danze di un popolo.
Sotto la direzione della Maestra Emy Vaccari sono previsti - tra gli altri – interventi che lasciano spazio anche alla scoperta dei legami con la vicina Puglia con la compagnia di danza About Tarantella, e la presenza di musicisti come il virtuoso organettista e grande suonatore di tamburello Ciccio Nucera, alcuni elementi de I Parafonè (Bruno Tassone – Voce e Chitarre Etniche; Totò Codispoti – Voce, Organetti e Tamburelli;) i versatili Davis Muccari e Francesca Aretano.
La performance musicale conclusiva è affidata ad “Antonio Grosso e le Muse del Mediterraneo”, una formazione particolare che coinvolge cinque ragazze musiciste, cantanti e ballerine esperte dei più classici strumenti della tradizione musicale calabrese e non solo. Il gruppo spazia tra generi ed esperienze, raccogliendo a piene mani quelli che sono i ritmi e le sonorità del Sud, rielaborando le tradizioni partendo da quelle calabrese e attraversando quelle salentine, napoletane e anche romane.
Ricordiamo inoltre che il Maestro Antonio Grosso è stato il primo in Calabria a far rivalutare il ruolo dell’organetto: le sue composizioni dimostrano infatti che con l’organetto diatonico si può comporre e suonare qualsiasi tipo di musica.
Un progetto inedito, dunque, che Piano B realizza in collaborazione con Calabria Sona, una realtà che da anni propone studi, ricerche e formazioni musicali dedicati alla tradizione popolare.
Per info e prevendite è possibiloe rivolgersi alla biglietteria Inprimafila di Cosenza (0984 795699) o al bookshop del Castello Normanno Svevo Cosenza (0984 181 1234)