"Non accetto di essere etichettata come la cantante della malavita in Calabria". Risponde così alle dure critiche la cantante Teresa Merante, finita nell'occhio del ciclone per i testi di alcune canzoni.


"Ho scritto ed interpretato canzoni d'amore e di aggregazione - dice l'artista - Il brano che ha suscitato tanto scalpore credevo potesse significare un augurio universale da inviare a tutti e in particolar modo ai calabresi emigrati e anche ai carcerati ma sembra che la stampa si sia soffermata solo su di loro".


Tanti infatti sono stati gli articoli ed i commenti sui social che hanno definito Teresa Merante come la cantante della "mala calabrese". Lei però si difende: "Il brano era stato già inciso da un altro interprete circa 40 anni fa ed abbiamo apportato solo qualche modifica alla musica. Persino il sindaco di Nicotera ha partecipato al videoclip ma non immaginavamo che sul territorio gravassero delle diatribe politico-giornalistiche che hanno fatto sì che la presenza del sindaco potesse essere strumentalizzata per sollevare questo grandissimo polverone mediatico in cui purtroppo siamo stati coinvolti".


Nel frattempo, però, il sindaco sembrerebbe essersi tirato fuori prendendo le distanze dal testo del brano che "probabilmente - precisa la Merante - nemmeno lui ha ascoltato per intero".


Le altre critiche si sarebbero poi concentrate "su un altro brano da me interpretato, che rientra nel genere di canto di malavita ma che non é stato scritto da me. Anche questo un brano datato ed interpretato da altri cantanti folk e che - per quanto riguarda la Merante - non é un incitamento al crimine. Il brano, invece, "Il capo dei capi", l'ho scritto io prendendo spunto da una serie televisiva seppur non conoscessi Totò Riina e senza incitare al crimine come é stato detto".


Appare profondamente amareggiata la giovane artista calabrese: "Spero tanto di aver fatto capire la mia posizione di interprete - ha concluso - visto anche l'ambiente in cui sono cresciuta e la mia famiglia, sana, umile ed onesta, che nulla ha mai avuto a che fare con la criminalità".