Mascherine e speculazioni, tre denunce
Tre persone, titolari rispettivamente di un negozio di ricambi per auto, di una farmacia e di una ferramenta, sono state denunciate, a vario titolo, dalla Guardia di finanza di Cosenza per avere messo in vendita delle mascherine non idonee ad un prezzo rincarato dal 500 al 3.000%. Le denunce, sono state fatte per manovre speculative su merci e di frode in commercio.
I militari, grazie ad alcune segnalazioni di cittadini, hanno potuto sequestrare diversi dispositivi di protezione individuale non idonei. Il rivenditore di ricambi, in particolare, aveva affisso sulla porta d'ingresso del suo negozio un cartello con la scritta "sono arrivate le mascherine". I finanzieri all'interno hanno trovato un campionario di prodotti in stoffa contenuti in bustine per la conservazione degli alimenti, messi in vendita a prezzi tra i 10 e 15 euro. Nel locale è stato trovato e sequestrato anche un laboratorio artigianale per la produzione dei dispositivi non idonei e realizzati senza alcuna autorizzazione.