Pronto soccorso di Cosenza al collasso: turni estenuanti, attese interminabili e ambulanze bloccate
Sovraffollamento, carenza di letti e ambulanze bloccate: il pronto soccorso di Cosenza fatica a gestire l’emergenza tra attese interminabili e tensioni crescenti
![Pronto soccorso di Cosenza](https://slyvi-tstorage.fra1.cdn.digitaloceanspaces.com/l227451748552_tml2901973907201_400238597333_1738750107717260.jpg)
Emergenza continua: ingressi record e carenza di risorse
Il pronto soccorso dell’ospedale di Cosenza sta vivendo una situazione di emergenza permanente. Sovente si registrano tra i 130 e i 160 accessi, un flusso ininterrotto di pazienti che arrivano non solo dalla provincia di Cosenza, ma anche da zone più lontane, come Lamezia Terme. La struttura, già sotto pressione, fatica a garantire tempi di attesa accettabili e cure tempestive.
Gli infermieri, gli OSS e i medici, sia italiani che cubani, affrontano turni logoranti, cercando di gestire al meglio l’elevato numero di emergenze. L’eccessiva affluenza mette a dura prova il personale sanitario, che si trova spesso in difficoltà nel fornire un’assistenza adeguata a tutti i pazienti.
![](https://slyvi-tstorage.fra1.digitaloceanspaces.com/l227451748552_tml2901973907201_400238597333_1738750107717260.jpg)
Pronto soccorso di Cosenza al collasso
Triage sotto pressione e tensioni con i familiari
Il pronto soccorso è diventato un teatro di tensione crescente. Le attese prolungate esasperano i pazienti e i loro familiari, creando momenti di forte stress. Il triage, ovvero il sistema di smistamento dei pazienti in base alla gravità del loro stato, è spesso al centro di discussioni accese tra il personale sanitario e i parenti dei malati, che lamentano ritardi e mancanza di comunicazione.
Questa situazione si ripete ogni giorno: ambulanze che arrivano senza sosta, pazienti che attendono per ore e un personale che cerca di fare il possibile con le risorse disponibili.
Pazienti bloccati in pronto soccorso per giorni
Un altro problema riguarda il trasferimento nei reparti ospedalieri. Spesso i pazienti, anche quelli più gravi, devono attendere giorni prima di essere spostati, semplicemente perché non ci sono posti disponibili. Questa criticità aggrava ulteriormente il sovraffollamento del pronto soccorso, trasformandolo in un’area di degenza temporanea, con lettini e barelle occupate per periodi prolungati.
Mancano letti, barelle e sedie a rotelle: ambulanze bloccate
La scarsità di risorse si fa sentire anche su un aspetto pratico ma fondamentale: la carenza di sedie a rotelle, lettini e barelle. A volte le ambulanze non possono restituire le proprie barelle, perché i pazienti non hanno altro su cui essere adagiati. Questo porta a un blocco del sistema: i mezzi di soccorso restano fermi in pronto soccorso, impossibilitati a rispondere ad altre emergenze finché il paziente non viene sistemato su un letto disponibile.
Se un’altra emergenza dovesse verificarsi, l’ambulanza non potrebbe intervenire tempestivamente, con conseguenze potenzialmente drammatiche.
Una situazione insostenibile
Nessuno vuole cercare colpevoli, ma è evidente che la situazione è al limite. L’elevato numero di accessi, la carenza di risorse e la difficoltà nel trasferire i pazienti nei reparti stanno mettendo a dura prova il sistema sanitario locale.
Servono interventi urgenti, sia per potenziare il personale che per garantire strutture e attrezzature adeguate. Senza un’azione concreta, il pronto soccorso di Cosenza rischia di implodere, con conseguenze pesantissime per pazienti e operatori sanitari.