Riparte "Autunno Musicale" domani con "Canzoni per consolarmi di essere felice”

Domani, sabato 20 novembre, nuovo appuntamento con la musica da camera della rassegna "Autunno musicale". Nel museo civico dei Brettii e degli Enotri, a Cosenza, alle ore 18,00, "Canzoni per consolarmi di essere felice", con il tenore Damien Top e la pianista Galina Ermakova.

Si tratta del nono dei quattordici appuntamenti previsti. "Damien Top – dice Luigi Santo, direttore artistico della rassegna - è un esponente della musica francese contemporanea come cantante, direttore d'orchestra, compositore e musicologo.

Onorato dal governo francese nel 2002 con il Prix Charles Oulmont per i suoi eccezionali contributi alla cultura francese, è direttore artistico della Fondazione Lotte Lehmann, che rappresenta in tutto il mondo in recital e registrazioni.

Diplomato al Conservatorio di Lille e al Conservatoire National Supérieur de Musique de Paris,Damien. Originaria della Russia, Galina Ermakova – continua Santo - ha vinto l'esame di ammissione all'età di 14 anni ed è entrata a far parte della prestigiosa Accademia Russa di Musica Gnessin di Mosca, dove ha ottenuto la distinzione di eccellenza.

Sarà in particolare le allieve del famoso Lev Naumov e Georgi Fedorienko. In seguito, è diventata insegnante di pianoforte e accompagnatrice d'opera presso il conservatorio di musica e si è esibita in Russia in numerosi concorsi e festival nazionali e internazionali.

Accompagnerà in particolare la famosa Accademia Corale Svéchnikov per due anni. Nel 2005 ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale di Musica da Camera di Kiev e poi il secondo al Concorso di Musica da Camera di Mosca nel 2009. Come musicista d'insieme, è membro del quartetto di musica da camera russa Romantique e del quintetto di tango Victoria con cui si è esibita, tra gli altri, a San Pietroburgo, Praga, Parigi, Stoccarda".

Il programma del concerto prevede, tra le altre, "Siete canciones populares españolas, di Manuel de Falla; "Chansons pour me consoler d'être heureux, di Philippe Gaubert.