La Calabria, terra di sole, mare e... olio di palma?
Ah, la Calabria! Terra di sole, mare e... olio di palma? Sì, avete capito bene. Nella regione che vanta alcune delle migliori produzioni di olio extra vergine d'oliva, sembra che alcuni ristoratori abbiano deciso di voltare le spalle alla tradizione per abbracciare oli importati di dubbia qualità. Un'ironia che merita di essere esplorata con la giusta dose di satira.
La tradizione calabrese e l'oro verde dimenticato
La Calabria è da sempre sinonimo di olio extra vergine d'oliva di altissima qualità. Le colline calabresi sono punteggiate da uliveti secolari, e le cultivar autoctone come la Carolea, l'Ottobratica e la Roggianella producono oli dal sapore inconfondibile. Secondo il Gambero Rosso, la regione ha saputo fare tesoro della sua storia, regalando oli emozionanti dalla grande versatilità in cucina.
L'invasione degli oli esotici
Eppure, nonostante questa ricchezza, alcuni ristoratori calabresi sembrano preferire oli importati, magari attratti da prezzi più bassi o da mode culinarie discutibili. Così, al posto del fragrante olio locale, sulle tavole compaiono oli di semi vari, di palma o di colza, spesso di provenienza incerta e qualità discutibile. Ma cosa spinge questi ristoratori a rinunciare all'oro verde di casa propria? Forse è il fascino dell'esotico, o magari una malintesa idea di risparmio. Dopotutto, perché offrire ai clienti un prodotto genuino e locale quando si può servire un olio anonimo e industriale? Un ragionamento impeccabile, non trovate?
Le conseguenze sul territorio
Questa tendenza ha ripercussioni non solo sul palato dei clienti, ma anche sull'economia locale. I produttori calabresi, custodi di una tradizione millenaria, vedono il loro lavoro sminuito e le loro vendite calare. E tutto perché qualcuno ha deciso che l'erba del vicino è sempre più verde, o meglio, l'olio del vicino è sempre più economico. Se questa moda dovesse continuare, rischiamo di vedere scomparire dalle nostre tavole l'autentico olio calabrese, sostituito da prodotti standardizzati e privi di carattere. Un vero peccato, considerando che l'olio extra vergine d'oliva è un componente fondamentale per un'alimentazione sana ed equilibrata, come sottolineato dal Consorzio di Tutela e Valorizzazione Olio di Calabria IGP.
Un appello alla Ragione (e al Gusto)
Cari ristoratori calabresi, è giunto il momento di riscoprire e valorizzare il tesoro che avete in casa. L'olio extra vergine d'oliva calabrese non è solo un condimento, ma un simbolo di identità e qualità. Abbandonare questa tradizione per inseguire mode passeggere o risparmi irrisori è un affronto alla cultura e alla storia della nostra terra. E poi, diciamocelo, un'insalata condita con olio di palma non ha mai fatto felice nessuno.