I lavoratori ex lsu-lpu che il 28 luglio 2015 avevano dato vita ad una protesta

all'altezza dello svincolo di Cosenza Nord dell'Autostrada

Salerno-Reggio Calabria si sono visti recapitare oggi

un'ingiunzione di pagamento di 2.584 euro "per avere impedito la

libera circolazione di mezzi e di persone su strada". Lo rendono

noto i segretari generale di Cosenza di Cgil Umberto Calabrone,

Cisl Giuseppe Lavia e Uil Roberto Castagna.

  "Si consuma l'ennesima beffa - affermano i tre sindacalisti -

a danno dei lavoratori ex lpu/lsu calabresi a distanza di oltre

quattro anni. Il sole cocente di quella torrida estate, infatti,

non fece desistere i lavoratori dallo 'scendere in strada' a

difesa del primo contratto con la pubblica amministrazione,

dopo bene oltre 16 anni di utilizzazione senza riconoscimento

della contribuzione e di altri istituti dovuti al pubblico

dipendente. La beffa ha oggi il sapore amaro di una

ordinanza-ingiunzione per ogni lavoratore sanzionato. Un salasso

ed una irrisione per i lavoratori che, quasi ogni anno, da oltre

un ventennio si vedono costretti a forme estreme di protesta

(bloccare porti, aeroporti, autostrade, ferrovie) per difendere

il posto di lavoro e la propria dignità".

  "Facciamo appello a tutte le istituzioni nazionali, regionali

e locali affinché scongiurino - proseguono i segretari generali

provinciali di Cgil,Cisl e Uil - con ogni atto politico ed

istituzionale possibile, questa ennesima ingiustizia a danno dei

lavoratori calabresi. La difesa del proprio diritto al lavoro

non può essere oggetto di sanzione, soprattutto in questa terra,

da sempre fanalino di coda di ogni indicatore economico e spesso

cancellata dall'agenda politica nazionale, dove si paga già un

prezzo assai alto in termini di mancanza di opportunità,

sviluppo, crescita, infrastrutture, servizi sanitari.

  Si cancelli questo assurdo gravame: è stata solo 'legittima

difesa' di un diritto".