Una situazione di presunti maltrattamenti che, ogni giorno, si arricchisce di dettagli sconvolgenti che - da umani quali siamo - vorremmo anche non dover riportare. Il bambino di 3 anni ricoverato a Cosenza in terapia intensiva pediatrica per fratture, lesioni ed ecchimosi nella zona delle parti intime sembrerebbe non essere l'unica vittima di violenza. Anche il fratellino più piccolo, di appena 2 anni, sta subendo lo stesso atroce destino, quello di un'infanzia difficile e pericolosa, in tutti i sensi.

L'incursione in casa nella notte

Il piccolino era già stato portato il 25 gennaio - giorno del ricovero del fratello 3enne - al Pronto Soccorso di Cetrato per un braccio rotto. Poteva essere una casualità ma, gli eventi di stanotte, hanno confermato il contrario: i soccorsi del 118, dopo una chiamata dei Carabinieri alle due del mattino, si sono recati a casa dei bambini a Paola dove hanno trovato già le forze dell'ordine e i servizi sociali; quest'ultimi, molto probabilmente, erano andati a prendere il bambino su disposizione dell'Autorità Giudiziaria ma, vedendo il piccolino malconcio, hanno allertato il 118. 

Ambulanza
Ambulanza

Quadro clinico grave: braccio rotto e fratture

Il piccolo, con un braccio gonfio, è stato portato al nosocomio di Paola dove sono stati eseguiti altri esami che hanno confermato una diagnosi tragica: il piccolino ha gli avambracci fratturati, il sinistro in fase si calcificazione e il destro rotto da poco. Non solo: si sono riscontrate fratture anche all'ulna e al radio. 

I fratellini riuniti in ospedale

Una situazione terrificante dunque, che ha costretto il personale sanitario ad optare per una degenza all'Annunziata di Cosenza presso il Reparto di pediatria. Nella tragedia, però, fuoriesce una piccola lucina di gioia: i due fratellini sono ora insieme, ricoverati nella stanza e al sicuro. Tra le mura dell’ospedale, il loro legame sembra ancora più forte, quasi a voler cancellare con la vicinanza le ferite del corpo e dell’anima. In quell’angolo di ospedale, sotto la luce fioca della stanza, i due piccoli si stringono forte, trovando l’uno nell’altro il conforto e la forza per affrontare il domani.