Il pensiero collettivo era quello che per quest’anno, ormai, la tradizionale fiera sarebbe stata nuovamente posticipata a causa della pandemia. Con grande sorpresa, la scorsa settimana è stato annunciato dal sindaco di Cosenza, Franz Caruso, il ritorno della “Fiera di San Giuseppe”, dopo due anni di stand-by, nel bel mezzo della primavera cosentina.

La data non cade nel memoriale della morte di San Giuseppe, come vuole la tradizione, ma l’iter rimane sempre lo stesso.

Il percorso partirà dalla sopraelevata e proseguirà lungo viale Parco, per circa un chilometro e mezzo, punto in cui si estenderanno i mercatini delle piante e dei vivai. In zona carcere si stabilizzeranno i venditori di lampadari, in via Baccelli, piazza Matteotti, piazza Mancini di vimini e ceramiche.

Tante novità per ciò che concerne l’intrattenimento della tipica festa cosentina: la musica sarà compagna fedele di questi giorni di fiera, a partire dalla data di inaugurazione del 20 Aprile, con l'esibizione degli alunni di strumento dell’Istituto comprensivo “Zumbini” sulle note dell’Inno alla gioia in tedesco.

Ed ancora, a rendere davvero speciale l’evento sarà l’assolo del primo violino di Kiev, Olga Mykhailiuk , impreziosita dalla voce della figlioletta, che canterà la versione in ucraino di un brano di Beethoven. Il calendario proseguirà con altre esibizioni, tra cui si il gruppo Black Hall, Rosa Martirano e la cover band dei Pink Floyd.

Seguiranno, inoltre, manifestazioni volte alla pace, a stampo artistico culturale, in collaborazione con diverse associazioni. La chiusura del 25 aprile è delegata alla Scuola di Tango 1000 passi, che porterà sul palco i tangueri cosentini.

Le parole del primo cittadino di Cosenza, Franz Caruso, sono ricche di orgoglio per la realizzazione della tanto attesa fiera:

“Se dico una cosa si fa. – afferma Caruso – Avevo anticipato nello scetticismo generale che la fiera i sarebbe svolta seppur con un mese di distanza rispetto alla data tradizionale di marzo per lo stato di emergenza dovuto al Covid. Avevo preso un impegno anche con i commercianti e gli ambulanti ribadendo che la fiera si sarebbe tenuta dal 20 al 25 aprile. È una fiera ricca con più di 500 espositori, altre richieste ne stanno arrivando. Sarà sicuramente una fiera molto partecipata. Ci sarà l’esposizione traduzionale dei tantissimi prodotti: piante, vimini, ceramiche,  lampadari e utta quella presenza di esposizioni che da sempre hanno caratterizzato la Fiera di San Giuseppe. Ma quest’anno la Fiera avrà un messaggio che non è solo il rispetto di una tradizione importante che si perpetua da 800 anni. Ma un significato particolare con gli 800 anni della Cattedrale e del conferimento del gonfalone del Vaticano alla nostra città Ma vogliamo lanciare un messaggio importante. Questa volta la Fiera sarà rivolta al desiderio del mondo di tornare alla pace in Ucraina. Un significato non solo di ripesa dopo due anni di stop per la pandemia, ma un inno alla pace”.