Occhi di ghiaccio: l’ascesa, la resa e la caduta di Franco Pino
Franco Pino, noto come "occhi di ghiaccio" per il suo sguardo freddo e imperturbabile, è stato uno dei più influenti boss della 'ndrangheta a Cosenza

Franco Pino, noto come "occhi di ghiaccio" per il suo sguardo freddo e imperturbabile, è stato uno dei più influenti boss della 'ndrangheta a Cosenza e uno dei primi collaboratori di giustizia di alto livello in Calabria. La sua storia criminale e il successivo pentimento, avvenuto trent’anni fa, hanno segnato profondamente la lotta alla criminalità organizzata nella regione.
Ascesa criminale e dominio su Cosenza
Nato a Cosenza il 26 marzo 1952, Franco Pino è stato affiliato alla 'ndrangheta nel 1976 dai fratelli Curcio, legati ad Antonio Sena. Dopo l'omicidio del boss Luigi Palermo detto "U Zorru" nel 1977, Pino assunse il comando della cosca, dando origine alla potente 'ndrina Pino-Sena. Negli anni '80, la sua organizzazione fu coinvolta in una sanguinosa faida con i rivali Perna-Pranno-Vitelli, che causò numerose vittime e consolidò il suo potere criminale nella provincia di Cosenza.
Il pentimento e la collaborazione con la giustizia
Nel 1995, Pino decise di collaborare con la magistratura, diventando uno dei primi boss della 'ndrangheta a pentirsi. Le sue rivelazioni furono fondamentali per smantellare le strutture criminali della 'ndrangheta cosentina e per comprendere le dinamiche interne dell'organizzazione mafiosa. Pino fornì dettagli su omicidi, traffici illeciti e connivenze politiche, contribuendo a numerose indagini e processi contro la criminalità organizzata.
La revoca della protezione e il ritorno in carcere
Nonostante la sua lunga collaborazione, nel 2024 Pino è stato escluso dal programma di protezione per i collaboratori di giustizia. Nel gennaio 2025, è stato arrestato a Trento in esecuzione di una condanna definitiva a 8 anni di reclusione per il duplice omicidio di Francesco Lenti e Marcello Gigliotti, avvenuto nel 1986. I due furono uccisi perché considerati troppo autonomi e pericolosi per l'equilibrio del clan Pino-Sena. L'omicidio fu particolarmente efferato: Lenti fu decapitato e i corpi furono abbandonati nei boschi di Falconara Albanese.
Un'eredità controversa
La figura di Franco Pino rimane emblematica nella storia della 'ndrangheta calabrese. Da temuto boss a collaboratore di giustizia, la sua vita rappresenta un esempio delle complesse dinamiche tra criminalità organizzata e Stato. Il suo pentimento ha contribuito significativamente alla lotta contro la 'ndrangheta, ma il suo recente arresto evidenzia come la giustizia continui a perseguire i crimini del passato, indipendentemente dalle collaborazioni successive.