Se fossimo intervenuti in tempo oggi avremmo chiara la situazione per iniziare ad  autorizzare rientri da zone non contagiate con obbligo di tampone”. È la dichiarazione della segretari regionale della Lega Calabria in seguito all’emendamento presentato dal Partito Democratico che mira a fare rientrare i calabresi, costretti ancora oggi a vivere fuori regione a causa delle misure di restrizioni per l’emergenza sanitaria da covid19.

La Lega calabrese ricorda come un mese fa dopo l’ordinanza della Presidente Jole Santelli che riguardava la chiusura dei confini regionali, impedendo di fatto il rientro dei tanti corregionali, per evitare che si potessero creare nuovi focolai  in Calabria, la Lega sin da subito fece presente alla Santelli stessa che l’ordinanza era priva di un meccanismo di supporto ai calabresi che potevano trovarsi in difficoltà economiche o logistiche.

 

“Una presa di posizione equivocata come polemica, - chiosa Invernizzi - da parte del Partito Democratico che però oggi, con la presentazione di questi emendamenti si sconfessa a distanza di un mese quando ci accusò di fomentare solo polemiche. Ma non è il caso di nuove diatribe, - conclude Invernizzi - specie nei confronti di chi ha dimostrato per 5 anni alla guida della Regione Calabria , incapacità amministrativa e una adeguata programmazione”.