Istat rivede al ribasso le stime. Carrello della spesa a 0,7%
L’inflazione, la variazione annua dei prezzi, si attesta ad agosto allo 0,4%. È lo stesso livello di luglio. A rilevarlo è l’Istat, che rivede al ribasso di un decimo la stima diffusa a fine agosto (0,5%). Su base mensile, la variazione dei prezzi è dello 0,4%: anche questa limata nel confronto con il primo rilascio (0,5%). L’inflazione, dunque, non registra più una lieve accelerazione ma una stabilità e, come scrive l’Istat, resta “contenuta”.
Il “carrello della spesa” sale dello 0,7%
L’Istat ha diffuso anche i dati sul cosiddetto “carrello della spesa”, che raggruppa i prezzi per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona: sale dello 0,7% su base annua, dallo 0,6% di luglio. Questi dati definitivi tagliano le stime di due settimane fa, secondo cui l'accelerazione sarebbe arrivata all'1%. Resta comunque uno “spread”, un differenziale, rispetto al dato dell'inflazione, più basso (0,4%).
L'inflazione nel Sud doppia quella nel Nord
L'inflazione nel Meridione doppia quella dell'Italia settentrionale. Il Sud infatti accelera, con il tasso che passa dallo 0,6% di luglio allo 0,8%, mentre nel Nord la crescita è stabile e pari al livello nazionale (+0,4%). Nelle Isole il tasso resta allo 0,5%; invece il Centro è ancora al di sotto della media, sebbene in leggera risalita (da +0,1% a +0,3%). Guardando alle grandi città, al primo posto c'è Bari (+1,3%), seguita da Modena (+1,1%) e Bolzano (+1,0%). In deflazione risultano Bologna e Ravenna (-0,3% per entrambe), Trento (-0,2%) e Ancona (-0,1%). Nel Nord, invece, la crescita è stabile e pari al livello nazionale (+0,4%). Nelle Isole il tasso resta allo 0,5%, mentre il Centro è ancora al di sotto della media, sebbene in leggera risalita (da +0,1% a +0,3%). Guardando alle grandi città, al primo posto c'è Bari (+1,3%), seguita da Modena (+1,1%) e Bolzano (+1,0%). In deflazione risultano Bologna e Ravenna (-0,3% per entrambe), Trento (-0,2%) e Ancona (-0,1%).
Gli andamenti dei prezzi ad agosto
Guardando ai rialzi di agosto, l'Istat mette in evidenza i tassi d'inflazione relativi ai prodotti farmaceutici (passati da +0,2% a +0,5%, con una variazione nulla su base mensile), ai giornali e periodici (da +1,2% a +2,2%, +0,8% rispetto al mese precedente). Sottolinea anche l'inversione di tendenza registrata per i beni non durevoli per la casa, tra cui rientrano i detersivi (da -0,4% a +0,1%, +0,6% il congiunturale). L'Istituto di statistica, poi, nota "andamenti più vivaci, dovuti alla peculiarità del mese di agosto", cioè a effetti stagionali, per i prezzi del trasporto aereo passeggeri, che accelerano da +6,9% a +8,5% (+31,7% su base mensile): i voli nazionali passano da -0,9% a +2,4% (+25,2% il congiunturale) e i voli internazionali da +9,7% a +10,4% (+33,8% su base mensile). Diversamente, i prezzi del trasporto marittimo, pur crescendo del +25% rispetto al mese precedente, in termini tendenziali passano da +0,1% di luglio a -0,8% di agosto. Quanto all'inflazione di fondo, calcolata al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile rispetto al mese di luglio, confermando lo 0,5%. L'inflazione acquisita per il 2019 si attesta, invece, allo 0,8%.
L'inflazione nel Meridione doppia quella dell'Italia settentrionale. Il Sud infatti accelera, con il tasso che passa dallo 0,6% di luglio allo 0,8%, mentre nel Nord la crescita è stabile e pari al livello nazionale (+0,4%). Nelle Isole il tasso resta allo 0,5%; invece il Centro è ancora al di sotto della media, sebbene in leggera risalita (da +0,1% a +0,3%). Guardando alle grandi città, al primo posto c'è Bari (+1,3%), seguita da Modena (+1,1%) e Bolzano (+1,0%). In deflazione risultano Bologna e Ravenna (-0,3% per entrambe), Trento (-0,2%) e Ancona (-0,1%).