Prevenzione e riduzione dei rifiuti in Calabria: buone intenzioni o solo proclami?
Nonostante gli sforzi normativi e le direttive europee sull’economia circolare, la Calabria deve ancora superare numerosi ostacoli nella gestione dei rifiuti.

La gestione dei rifiuti rappresenta una delle sfide ambientali più complesse per la Calabria. Il recente aggiornamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani pone l’accento su prevenzione e riduzione, ma nella realtà dei fatti, quanto di questo viene effettivamente applicato? Purtroppo, poco o niente, e la responsabilità non può ricadere esclusivamente sui cittadini.
Le criticità del sistema di raccolta e smaltimento
Nonostante gli sforzi normativi e le direttive europee sull’economia circolare, la Calabria deve ancora superare numerosi ostacoli nella gestione dei rifiuti. La raccolta differenziata è spesso inefficace a causa di un sistema di smaltimento obsoleto e impianti insufficienti. Nonostante le promesse, i finanziamenti e le progettazioni spesso rimangono sulla carta senza una vera attuazione. Manca un sistema di controllo efficace sugli enti preposti alla gestione dei rifiuti e, troppo spesso, la responsabilità viene attribuita ai cittadini, mentre la mala gestione istituzionale gioca un ruolo determinante.
Le carenze del Piano Regionale
Il piano propone soluzioni apparentemente valide, ma nella pratica queste rimangono spesso disattese. Non ci sono incentivi concreti per produttori e consumatori affinché riducano la produzione di scarti. L'economia circolare e il riuso rimangono concetti astratti senza un vero sistema di recupero e riutilizzo dei materiali. Le percentuali di raccolta differenziata in Calabria restano tra le più basse d’Italia e senza infrastrutture adeguate per il recupero degli alimenti invenduti, la ridistribuzione rimane inefficace. Il piano regionale sottolinea l’importanza di rafforzare il sistema di raccolta di rifiuti specifici, ma nella realtà mancano punti di raccolta diffusi e strutturati per i rifiuti tessili. Le isole ecologiche per i rifiuti ingombranti sono poche e mal gestite, spesso i cittadini non hanno alternative al conferimento illecito. I processi di smaltimento sicuro dei rifiuti pericolosi non sono sempre garantiti, con un conseguente rischio ambientale.
Verso un cambiamento reale
Affinché la gestione dei rifiuti diventi realmente sostenibile, è necessario un cambio di paradigma che vada oltre i proclami. Servono controlli più stringenti sugli enti preposti alla gestione e investimenti mirati. La tariffazione puntuale, che faccia pagare in base alla quantità di rifiuti prodotti, potrebbe spingere a una maggiore responsabilizzazione. Senza impianti di riciclo e trattamento adeguati, qualsiasi piano rimane solo sulla carta. Più che campagne generiche, servono azioni mirate e incentivi tangibili per le famiglie e le imprese. La prevenzione e riduzione dei rifiuti in Calabria restano più un sogno che una realtà concreta. Le istituzioni hanno il dovere di andare oltre le parole e attuare soluzioni efficaci, evitando che la colpa venga sempre scaricata sui cittadini. Solo con una reale volontà politica e con investimenti mirati sarà possibile trasformare il sistema attuale in uno davvero sostenibile.