"Ad osservare in TV questo continuo , ripetuto e sistematico “scempio” giornalistico sulla Sanità in Calabria mi sono proprio rotto le palle ( perdonate l’espressione ). Bastaaaa ! Noi calabresi lo sappiamo benissimo quale è la situazione della sanità in Calabria. Da oltre un decennio lo paghiamo quotidianamente sulla nostra pelle da potenziali utenti , pazienti ed operatori professionali . In questo momento di estrema emergenza sanitaria , calata all’improvviso in tutto il mondo è naturale che sistemi sanitari più in difficoltà , spiluppino maggiore preoccupazione . Ma ora , in questa emergenza Covid , ancora di più bisogna lavorare in sordina e non sotto i riflettori di dubbia validità , e creare le condizioni per “ limitare” quanto più possibile i danni , che inevitabilmente ci sono e ci saranno fino alla fine di codesta emergenza. Basta giornalismo che procura solo allarme e paura. Lasciate lavorare i medici , gli operatori sanitari , la protezione civile e tutti coloro che sono impegnati in prima linea in questa guerra . Basta con queste trasmissioni inutili che fomentano solo sgomento tra i più deboli . Ci si ammala più facilmente se si attiva l’ancestrale “paura di morire” il cui stress correlato abbassa le difese immunitarie ed espone maggiormente alle malattie. Bisogna stimolare la fiducia verso chi porta il Camice e chi in questo momento sta contribuendo alla prevenzione , alla gestione ed alla guarigione delle persone . Siamo tutti consapevoli del saccheggio che ,politicanti corrotti e conniventi con il malaffare, hanno perpetrato sulla pelle di noi calabresi . Siamo tutti consapevoli che la Sanità calabrese è da un decennio maldestramente guidata da commissari del GOVERNO NAZIONALE che nella migliore delle ipotesi si sono adoperati ,in modo ragionieristico, per distruggere , con tagli indiscriminati ed irresponsabili, la sanità pubblica... volutamente tralascio di rimarcare il peggio di quanto fatto da questi soggetti nominati commissario dal GOVERNO NAZIONALE per gestire la sanità calabrese. La sfiducia e la paura che trasmissioni , Talk show , salotti televisivi, stanno creando è destabilizzante e rappresentano una seria minaccia per l’equilibrio psichico individuale e collettivo. Ricevo continuamente telefonate da gente che è terrorizzata di non avere un “posto”, un ricovero, dove essere aiutato e curato, se dovesse essere contagiata. Si sta pericolosamente abbassando il livello di guardia verso tutte le altre patologie e ogni giorno si continua a morire di cancro, di infarto , di ictus , di diabete mal curato , di incidenti di varia natura e tanto altro . Bastaaa !....
Il Governo e la Protezione Civile nazionali mandino in Calabria tutta la tecnologia e i dispositivi di protezione individuale necessari a gestire l’emergenza ed il paziente critico e poi si vedrà se siamo all’altezza della situazione . A mia conoscenza arriva poco e nulla di respiratori e DPI. Politicamente , oggi , nella nostra Calabria abbiamo la possibilità ( mai avuta prima ) di una intesa totale tra la Governatrice Santelli ed il Commissario Cotticelli. Facciamoli lavorare senza questa velenosissima pressione mediatica e soprattutto che ciascuno di noi calabresi si assuma le proprie responsabilità di cittadino appartenente ad una comunità, aderendo con assoluto rigore ed obbedienza alle regole dettate per limitare e contenere il contagio da Covid-19. Le analisi di politica sanitaria , Governance , ammodernamento e sviluppo della Sanità Calabrese le faremo alla fine di questa maledetta emergenza .
Nessuno si salva da solo. Collaboriamo tutti"

E' quanto scrive sulla sua pagina Fb il dott. Gianfranco Filippelli  Direttore UOC di Oncologia Medica P.O. di Paola - ASP di Cosenza