Reggio Calabria: operazione “Bunker”. Scoperto un ingente arsenale di esplosivo, armi e cocaina. Arrestato un trentunenne reggino
Nel corso di un’attività di controllo economico-finanziario del territorio, i finanzieri di Reggio Calabria,hanno arrestato in flagranza di reato di un soggetto reggino (G.D., classe ’88) che, in un garage di cui era affittuario, deteneva oltre 2 chili e mezzo di esplosivo, 1.100 grammi di cocaina, 14 tra mitragliatrici, pistole e fucili e oltre 500 cartucce. I militari delle Fiamme Gialle, coadiuvati da unità cinofile del Corpo, a seguito di intense attività di appostamento e osservazione, concentravano la loro attenzione su un complesso condominiale situato in un quartiere della città ad altissima densità criminale, in termini sia di microcriminalità, sia di criminalità organizzata. Venivano pertanto avviate delle attività di ispezione e perquisizione di tutti i garage pertinenti alle abitazioni del complesso condominiale in questione, preventivamente individuato. Grazie a un minuzioso e pratico sforzo di pianificazione operativa e di coordinamento tattico di intervento, gli operanti procedevano, quasi contemporaneamente, a ricostruire le posizioni di proprietà giuridica e di disponibilità di fatto relative ai numerosi garage oggetto di attenzione investigativa. Immediatamente dopo questa preliminare fase di accertamenti prodromici, i finanzieri attivavano il successivo step d’intervento, dando materiale avvio a ispezioni e perquisizioni presso tutti i garage del condominio. All’apertura del garage in questione, veniva trovato un apparentemente innocuo concentramento di materiale di vario tipo (prevalentemente costituito da ammassi di maglie, magliette, t-shirt e lenzuola), sovrastato da un soppalco non facilmente accessibile. Con una ricerca più approfondita, al piano superiore ricavato, venivano ritrovati, nascosti tra i numerosi articoli di abbigliamento, svariati imballaggi di confezionamento per sostanze stupefacenti, molti dei quali riportanti evidenti e vistosi residui di cocaina, nonché un panetto della medesima sostanza stupefacente integro, ancora imballato. Appena effettuato l’accesso, non del tutto agevole, al sovrastante soppalco hanno ritrovato oltre 2 chili e mezzo di esplosivo (gelatina-dinamite, con relativa miccia e con relativo detonatore), un panetto da 1.100 grammi di cocaina riportante impresso uno dei classici simboli della massoneria (incentrato su un gioco a incastro di figure rappresentanti una squadretta, un occhio ed un compasso), nr. 2 pistole mitragliatrici, nr. 6 fucili da caccia, nr. 1 fucile a canne mozze, nr. 4 pistole semiautomatiche, nr. 1 pistola a tamburo, nr. 2 strozzatori per fucile da caccia e oltre 500 cartucce di varia tipologia. La maggior parte delle armi rinvenuta è risultata essere rubata, circostanza sintomatica sia della sistematicità d’azione dei detentori del materiale bellico rinvenuto, che dell’estrema pericolosità dei loro chiari intenti criminali. La natura e la quantità dell’ingente quantitativo di armi ed esplosivo ritrovati hanno, sin da subito, fatto presumere che il tutto potesse essere parte della potenza di fuoco di un’unità locale del gruppo criminale organizzato.L’esplosivo rinvenuto, unitamente alla miccia a lenta combustione e al detonatore sequestrati, se assemblati correttamente, si sarebbero potuti utilizzare per la realizzazione di un cosiddetto I.E.D. (Improvised Explosive Device) con elevatissime capacità di offensività. Al termine delle operazioni, il soggetto reggino è stato tratto in arresto in flagranza di reato e tradotto in carcere.