Sono 83 le sezioni, 17mila volontari, 146 progetti di ricerca scientifica, 5.186 viaggi solidali e 670 posti letto per 62.898 notti offerte nelle case alloggio Ail a 2.395 pazienti e caregiver.

 

Questi i numeri che l'Associazione Italiana contro le Leucemie, con alle spalle una storia lunga 55 anni, mette in risalto in occasione della conferenza stampa dedicata alla Giornata internazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma.

L'Associazione italiana contro le leucemie

Un evento per l'associazione per condividere i progressi della ricerca ematologica e presentare cinque progetti di ricerca indipendente finanziati alle società scientifiche Sie, Sies, Gitmo, Fil e Aieop.
  

  "Da 55 anni l'Associazione Italiana contro le Leucemie è impegnata quotidianamente nel migliorare la qualità della vita dei pazienti ematologici e delle loro famiglie", afferma Giuseppe Toro, presidente nazionale di Ail. "Ail stanzia annualmente milioni di euro per sostenere la ricerca scientifica e supporta il Gimema (Gruppo Italiano Malattie EMatologiche dell'adulto) per studiare le patologie e identificare i migliori protocolli diagnostici e terapeutici, e per finanziare assunzioni e borse di studio per data manager, psicologi, medici, ricercatori, biologi e infermieri. Il sostegno alla ricerca da solo non basta; è fondamentale anche essere al fianco dei pazienti durante tutto il percorso della malattia", aggiunge.

 "Ail da sempre collabora con l'Associazione Italiana Ematologia-Oncologia Pediatrica (Aieop), Fondazione Italiana Linfomi (Fil), Gruppo Italiano Trapianto Midollo Osseo (Gitmo), Società Italiana di Ematologia (Sie) e Società Italiana di Ematologia Sperimentale (Sies), che rappresentano le principali società scientifiche nell'ambito ematologico italiano", spiega William Arcese, presidente del comitato scientifico Ail.


Come fa sapere Ail, in Italia, sono circa 500mila le persone che convivono con un tumore ematologico e sono 30mila le nuove diagnosi. Grazie alla ricerca i pazienti hanno maggiori probabilità di guarire o di convivere per anni con la malattia mantenendo una buona qualità di vita.

Fonte Ansa