Tragedia a Lamezia Terme: la Uil Calabria chiede maggiore sicurezza sul lavoro

Cordoglio e riflessione sulla tragedia di Lamezia Terme

La Uil Calabria esprime il proprio profondo cordoglio e la vicinanza alla famiglia di Roberto Falbo, l’operaio di 53 anni che ha perso la vita dopo una caduta da un’impalcatura di 9 metri in un capannone della zona industriale di Lamezia Terme. Mariaelena Senese, segretaria generale della Uil Calabria, ha sottolineato che questo tragico evento segue la morte di un altro operaio, Francesco Stella, avvenuta lo scorso 3 gennaio nella stessa area. "Questi incidenti sono un fallimento collettivo e evidenziano l'urgenza di intervenire con determinazione per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro", ha dichiarato Senese.

Chiamata all'azione per la sicurezza sul lavoro

Senese ha anche ribadito che la sicurezza sul lavoro è una responsabilità condivisa e richiede l'impegno di tutti gli attori coinvolti. "Serve un miglior coordinamento tra Regione, Asl, Inail, Itl, Inps e Rlst, per monitorare costantemente le specificità del territorio e rafforzare l’organico delle Asl", ha aggiunto. La segretaria ha evidenziato l’importanza di un intervento sinergico tra i vari organi ispettivi per garantire la regolarità dei contratti, la sicurezza e le tutele previdenziali. Senese ha poi sollecitato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, a convocare con urgenza un tavolo tecnico permanente sulla sicurezza sul lavoro, al fine di elaborare un piano straordinario per prevenire ulteriori tragedie. "L’obiettivo di zero morti sul lavoro non è un’utopia, ma un dovere che riguarda tutti", ha concluso.