Controlli dei Carabinieri sul territorio di Spezzano Albanese
Spezzano Albenese posto di blocco dei carabinieri

L’8 ottobre nel pomeriggio i Carabinieri della Stazione di Spezzano Albanese hanno proceduto all’arresto

di un individuo che era fuggito dal regime di detenzione domiciliare a cui era stato precedentemente sottoposto. L’uomo, già soggetto a misure restrittive per reati precedenti, non si trovava all’interno della propria abitazione durante uno dei controlli periodici effettuati dalle forze dell’ordine, nell’ambito di un servizio specifico di monitoraggio del territorio. Questo servizio è mirato a prevenire e reprimere reati, assicurando il rispetto delle disposizioni giudiziarie e garantendo la sicurezza della comunità locale.

I Carabinieri notando l’assenza dell’individuo durante il controllo domiciliare

hanno immediatamente avviato le ricerche, agendo tempestivamente per rintracciare il fuggitivo. Dopo una breve perlustrazione dell’area circostante, i militari sono riusciti a localizzare l’uomo a circa 200 metri dalla sua abitazione, lungo una delle strade principali del Comune di Spezzano Albanese. Questa rapida azione ha permesso ai Carabinieri di bloccare il soggetto senza ulteriori complicazioni.

L’operazione è stata condotta sotto la supervisione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari

diretta dal Dottor Alessandro D’Alessio, che ha coordinato le attività dei Carabinieri durante tutto l’intervento. In linea con le disposizioni di legge, è stata applicata la misura precautelare dell’arresto in flagranza di reato, come previsto dall’articolo 385 del Codice Penale, che disciplina l’evasione dalla detenzione domiciliare o carceraria.

L’individuo arrestato è stato successivamente messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Castrovillari 

in attesa del giudizio direttissimo, ovvero un procedimento rapido che permette di giudicare l’indagato entro un tempo breve, riducendo i rischi legati a un prolungamento della situazione di fermo. Va sottolineato, comunque, che, in conformità con il principio di presunzione di innocenza sancito dalla Costituzione, l’individuo rimane presunto innocente fino a quando non sarà emessa una sentenza definitiva e irrevocabile che ne accerti la colpevolezza.

Questo episodio evidenzia ancora una volta l’impegno costante dei Carabinieri nel monitoraggio del territorio e nel controllo delle attività criminali 

dimostrando la loro prontezza ed efficacia nell’intervento e nella prevenzione dei reati. I pattugliamenti su strada, condotti regolarmente dalle forze dell’ordine, sono fondamentali per rispondere alle esigenze di sicurezza della cittadinanza e garantire un controllo capillare e costante delle zone più sensibili del territorio.

È importante ricordare

inoltre, che la collaborazione tra le Istituzioni e la popolazione locale è un elemento chiave per la sicurezza pubblica. I cittadini sono incoraggiati a mantenere un dialogo aperto con le forze di polizia, segnalando tempestivamente qualsiasi comportamento sospetto o informazione utile che possa aiutare le autorità a intervenire efficacemente contro diverse tipologie di reato. Una partecipazione attiva della comunità contribuisce a costruire un ambiente più sicuro per tutti e a garantire una risposta rapida e mirata contro la criminalità.

 

Il fenomeno dell’evasione 

ovvero la fuga di un individuo sottoposto a misure restrittive come la detenzione domiciliare o carceraria, rappresenta una violazione della legge e un rischio per la sicurezza pubblica. L’evasione può verificarsi quando il soggetto tenta di sottrarsi al controllo delle autorità per sfuggire alla pena o alle restrizioni imposte dal sistema giudiziario. Questo comportamento è considerato un reato e viene punito severamente dalla legge italiana.

Intervento dei Carabinieri e Arresto

I Carabinieri, nell’ambito del loro compito di controllo e monitoraggio del territorio, sono spesso impegnati nella prevenzione e nella repressione del fenomeno dell’evasione. Le pattuglie, attraverso controlli periodici e mirati presso le abitazioni o le strutture dove i detenuti sono sottoposti a misure alternative, verificano la presenza dei soggetti per garantire il rispetto delle disposizioni emesse dall’autorità giudiziaria.

Quando un detenuto domiciliare viene trovato assente durante questi controlli

i Carabinieri attivano immediatamente un protocollo di ricerca. Questo include l’immediata perlustrazione dell’area circostante e l’impiego di risorse per rintracciare il soggetto evaso. L’obiettivo è garantire che l’individuo non abbia la possibilità di allontanarsi ulteriormente o di compiere altri atti illeciti.

L’Arresto in Flagranza

Se l’evaso viene rintracciato nell’immediatezza, viene eseguito l’arresto in flagranza di reato ai sensi dell’articolo 385 del Codice Penale italiano, che prevede pene per chi evade dal regime di detenzione domiciliare o da altre misure alternative. Questo tipo di arresto è applicato quando il soggetto viene sorpreso nel momento in cui sta violando le disposizioni giudiziarie, permettendo un intervento tempestivo da parte delle forze dell’ordine.

Dopo l’arresto 

l’individuo viene posto a disposizione dell’autorità giudiziaria, generalmente per un giudizio direttissimo, un procedimento accelerato che mira a garantire un rapido accertamento della responsabilità e a prevenire ulteriori tentativi di fuga. Durante questa fase, l’indagato, pur essendo arrestato, rimane comunque presunto innocente fino alla conclusione definitiva del processo e all’emissione di una sentenza irrevocabile.

Importanza della Prevenzione e del Controllo

Il lavoro dei Carabinieri nel controllo delle misure restrittive è cruciale per assicurare che le pene alternative vengano rispettate e per prevenire che l’evasione possa portare a ulteriori crimini