Sempre di più ci si avvia verso un'economia durevole e sostenibile e questo comporta sforzi notevoli sul fronte degli investimenti in tutti i settori e ciò  - dichiara Raffaele Fimiano candidato Fratelli d’Italia nella circoscrizione Centro a sostegno della Presidente Jole Santelli-  in particolare sui cambiamenti climatici; su questo – precisa – saranno necessari investimenti aggiuntivi che la Regione deve fare.  E’ indubbio che in questa domanda di investimenti sostenibili, devono assumere un ruolo maggiormente attivo i Consorzi di Bonifica capaci di una attività di prevenzione che deve incidere in modo determinante e decisivo sull’ambiente e sul territorio agricolo. In questi ultimi anni i Consorzi di Bonifica, che ricordo sono gestiti dagli agricoltori, proprio a causa di un cospicuo tagli di risorse provenienti da Leggi Regionali non ha potuto far fronte adeguatamente,  sia ad interventi per la mitigazione del dissesto idrogeologico che ad investimenti sulle reti irrigue che sono ormai vetuste e necessitano di essere ammodernate e riqualificate. Ciò ha generato aggravio di costi nella gestione dei Consorzi stessi e, conseguentemente,  delle imprese agricole. Certamente – continua – la sfida per i Consorzi è quella di fare bene ma questi Enti, sono un patrimonio che occorre salvaguardare e potenziare anche con un rinnovato ruolo e competenze legislative perché al loro interno hanno professionalità di grande valore e sono profondi conoscitori del territorio. Investire in prevenzione conviene alla Regione e i Consorzi possono e sanno farlo! Uscire dalla logica delle inutili dichiarazioni dello stato di calamità per imboccare decisamente la strada della prevenzione costa meno e crea occupazione. In un periodo storico, in cui, come è sotto gi occhi di tutti,  il dissesto idrogeologico e i cambiamenti climatici presentano il conto: prevenzione diventa quindi la parola d'ordine, insieme a una corretta gestione del suolo e delle acque. Per i Consorzi di Bonifica i dati peraltro , come si rileva da un rapporto dell’ANBI Calabria sono eloquenti ed indicativi:10.580 chilometri quadrati di territorio servito (il 70,2% della regione), circa 330mila consorziati, 7000 chilometri di condotte irrigue e circa 2500 chilometri di canali di scolo, 11 dighe, 132 vasche di accumulo e 104 pozzi, 77 impianti di sollevamento, 7 idrovore e concessioni per circa 600 milioni di metri cubi di acqua: un esempio concreto di professionalità, capacità d’intervento, progettualità, innovazione. Così come occorrono  invasi per trattenere l’acqua nelle fasi piovose e rilasciarla allargando quindi la superficie irrigua.  La rete dei Consorzi, è un modello virtuoso di controllo e manutenzione del territorio basato sulla sussidiarietà e programmazione delle attività irrigue e idrogeologiche, ma soprattutto in grado di prevenirle con la cura e la manutenzione del paesaggio nel rispetto dell’equilibrio naturale. Bisognerà, inoltre, affrontare l'annosa questione relativa ai milionari crediti vantati dai consorzi verso la regione per i lavori di forestazione.