Pechino 'preme' e annuncia la ripresa dei voli diretti con l'Italia, bloccati a fine gennaio a causa dell'epidemia di nuovo coronavirus, ma da Roma il ministero della Salute prima e quello degli Esteri poi smentiscono la notizia, definendola priva di fondamento. Secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa cinese Xinhua, che cita un comunicato del ministero degli Esteri di Pechino, dopo un incontro tra il vice ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, ed il nostro ambasciatore a Pechino, Luca Ferrari, l'Italia si sarebbe detta disponibile a riprendere temporaneamente alcuni voli con la Cina, sospesi fino al 28 aprile.


In realtà, a quanto apprende l'Adnkronos, non sarebbe mai stata concordata la ripresa dei collegamenti aerei tra l'Italia e la Cina. Per motivi consolari o umanitari, il nostro Paese nei giorni scorsi aveva autorizzato alcuni voli charter in arrivo dalla Cina per riportare in patria centinaia di cinesi che si trovavano nel nostro Paese.


Il comunicato diffuso oggi dalla Xinhua, "unilaterale e non concordato" con l'Italia, dicono all'Adnkronos fonti informate, rientra "nelle pressioni che il governo cinese sta facendo sul nostro Paese, ma anche su altri Stati europei e asiatici" per la ripresa dei voli con la Cina. Pressioni che nei giorni scorsi era state esplicitate anche con la richiesta, che aveva accomunato l'Italia agli Stati Uniti, di mantenere "un atteggiamento ragionevole ed equilibrato" nella risposta all'epidemia di nuovo coronavirus, esortando a "non esagerare" nelle reazioni.

Adnkronos