E’ necessario considerare come la tecnologia stia agevolando la lotta contro il Coronavirus, sostenendo l’obbiettivo comune di evitare assembramenti, causa primaria del contagio. Il terrore di un possibile collasso dei reparti di terapia intensiva e reparti Covid ha dato il via ad un’iniziativa già attuata da altre Regioni: l’utilizzo della telemedicina.




Questo servizio, attivato direttamente dall’ASP di Cosenza, permetterà, tramite un tablet in dotazione, l’invio dei dati sullo stato di salute del paziente ad un centro di controllo, rimanendo in isolamento presso il proprio domicilio. In questo modo potrà essere visionato, in ogni momento, il livello di ossigenazione del contagiato attraverso un saturimetro collegato al software del dispositivo. Tale dispositivo sarà, a sua volta, controllato da remoto da un medico, pronto a intervenire nel caso in cui la situazione dovesse complicarsi.





“Dobbiamo importare buone pratiche per risollevare il sistema sanitario della Calabria e questa è la giusta direzione” interviene il presidente e commissario della Sanità della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, su un post di Facebook, comunicando ai calabresi l’innovativa iniziativa che potrebbe portare una boccata d’aria ai sanitari degli ospedali.







La pressione dei ricoveri, infatti, diventa sempre più incombente, soprattutto nel pronto soccorso che pullula di soggetti con sintomi, spesso lievi, di Covid-19. Spesso è la paura a spingere i soggetti positivi a recarsi negli ospedali per poter avere sicurezza delle proprie condizioni. Proprio per questo, l’inserimento delle cure domiciliari eviterà quei ricoveri impropri che “levano il posto letto” a coloro che ne hanno realmente bisogno, evitando di creare situazioni caotiche e ingestibili all’interno degli ospedali.