Castrolibero, la preside Maletta torna al “Valentini-Majorana”, Assalone: «come se nulla fosse successo»
Ritorna alla guida dell'Istituto Valentini-Majorana la preside Iolanda Maletta, coinvolta negli episodi di denuncia di presunta molestia ai danni di alcune studentesse da parte di un professore.
Una ripresa di servizio temporanea, a quanto annuncia l'amministrazione comunale, prevista in concomitanza con gli esami di maturità, prima dell'imminente pensione che avverà nel prossimo anno.
La dirigente scolastica era tra le principali protagoniste della bufera scattata a seguito della denuncia di alcune minorenni di presunte molestie che riguardavano commenti spinti, richiesta di foto erotiche e altri generi di abusi da parte di un professore, il tutto all'interno delle mura scolastiche. La preside sarebbe stata accusata di essere a conoscenza dei fatti avvenuti e di aver tenuto nascosto l'accaduto.
La decisione - per quanto temporanea - è stata prontamente messa in discussione da Pino Assalone, coordinatore di Democrazia e Lavoro – Sinistra Cgil - il quale si è dimostrato indignato della decisione presa:
«Et voilà … a volte ritornano. Al loro posto, come se nulla fosse successo, in un silenzio assordante - commenta il sindacalista in una nota - Dopo settimane a febbraio di legittime proteste che hanno conquistato rilevanza nazionale ed imposto che il Ministero intervenisse direttamente, che hanno visto le telecamere di tutti i programmi nazionali stazionare nel cortile del “Valentini-Majorana” di Castrolibero, cosa ci si poteva attendere nel Bel Paese?», sostiene Assalone. «La dirigente, a cui nella precedente estate era stato addirittura consentito il prolungamento dell’attività lavorativa nonostante il raggiungimento dell’età prevista per il pensionamento obbligatorio, era stata accusata apertamente di non aver agito in alcun modo nei confronti delle denunce che le erano state sottoposte e, anzi, di averle osteggiate fino a tentare di impedirle e a coprire quanto sarebbe successo in quella scuola. Da metà febbraio a metà giugno, la Dirigente, pare per malattia, è stata sostituita da una collega reggente nominata dall’Ufficio Scolastico Regionale. Ora, quella dirigente da dieci giorni è incredibilmente ritornata al suo posto! Tornata cioè a dirigere tranquillamente l’Istituzione scolastica oggetto di attenzione da parte di tutto il Paese per fatti da accertare che sarebbero avvenuti durante la sua dirigenza e di cui si è detto essere lei fosse ben a conoscenza!
Viene spontaneo chiedersi – prosegue il sindacalista – che messaggio si invia a quella comunità studentesca che esponendosi con coraggio e determinazione “ci ha messo la faccia” nonostante le tante pressioni a “obbedir tacendo”, ha occupato l’Istituto, operato circostanziate denunce, coinvolto l’opinione pubblica, difeso i propri diritti e quelli di tutti. E pure a quella parte del corpo docente che ha fatto la scelta giusta, stando a fianco delle studentesse e degli studenti della loro scuola. Osceno e scandaloso il comportamento di tutta l’Amministrazione scolastica, dal Ministero a quella regionale e provinciale: il loro silenzio complice, inattivo e omertoso è il peggiore messaggio che le Istituzioni dovrebbero dare, ancor più se si parla di Scuola. Non si ha notizia di alcuna determinazione e provvedimento assunti: si è insabbiato tutto, come nella migliore delle tradizioni? Si è operato per tutelare qualche “amico degli amici” approfittando del passare del tempo e della brevità dell’indignazione e della memoria collettive? - conclude il coordinatore di Democrazia e Lavoro – Sinistra Cgil.
Una ripresa di servizio temporanea, a quanto annuncia l'amministrazione comunale, prevista in concomitanza con gli esami di maturità, prima dell'imminente pensione che avverà nel prossimo anno.
La dirigente scolastica era tra le principali protagoniste della bufera scattata a seguito della denuncia di alcune minorenni di presunte molestie che riguardavano commenti spinti, richiesta di foto erotiche e altri generi di abusi da parte di un professore, il tutto all'interno delle mura scolastiche. La preside sarebbe stata accusata di essere a conoscenza dei fatti avvenuti e di aver tenuto nascosto l'accaduto.
La decisione - per quanto temporanea - è stata prontamente messa in discussione da Pino Assalone, coordinatore di Democrazia e Lavoro – Sinistra Cgil - il quale si è dimostrato indignato della decisione presa:
«Et voilà … a volte ritornano. Al loro posto, come se nulla fosse successo, in un silenzio assordante - commenta il sindacalista in una nota - Dopo settimane a febbraio di legittime proteste che hanno conquistato rilevanza nazionale ed imposto che il Ministero intervenisse direttamente, che hanno visto le telecamere di tutti i programmi nazionali stazionare nel cortile del “Valentini-Majorana” di Castrolibero, cosa ci si poteva attendere nel Bel Paese?», sostiene Assalone. «La dirigente, a cui nella precedente estate era stato addirittura consentito il prolungamento dell’attività lavorativa nonostante il raggiungimento dell’età prevista per il pensionamento obbligatorio, era stata accusata apertamente di non aver agito in alcun modo nei confronti delle denunce che le erano state sottoposte e, anzi, di averle osteggiate fino a tentare di impedirle e a coprire quanto sarebbe successo in quella scuola. Da metà febbraio a metà giugno, la Dirigente, pare per malattia, è stata sostituita da una collega reggente nominata dall’Ufficio Scolastico Regionale. Ora, quella dirigente da dieci giorni è incredibilmente ritornata al suo posto! Tornata cioè a dirigere tranquillamente l’Istituzione scolastica oggetto di attenzione da parte di tutto il Paese per fatti da accertare che sarebbero avvenuti durante la sua dirigenza e di cui si è detto essere lei fosse ben a conoscenza!
Viene spontaneo chiedersi – prosegue il sindacalista – che messaggio si invia a quella comunità studentesca che esponendosi con coraggio e determinazione “ci ha messo la faccia” nonostante le tante pressioni a “obbedir tacendo”, ha occupato l’Istituto, operato circostanziate denunce, coinvolto l’opinione pubblica, difeso i propri diritti e quelli di tutti. E pure a quella parte del corpo docente che ha fatto la scelta giusta, stando a fianco delle studentesse e degli studenti della loro scuola. Osceno e scandaloso il comportamento di tutta l’Amministrazione scolastica, dal Ministero a quella regionale e provinciale: il loro silenzio complice, inattivo e omertoso è il peggiore messaggio che le Istituzioni dovrebbero dare, ancor più se si parla di Scuola. Non si ha notizia di alcuna determinazione e provvedimento assunti: si è insabbiato tutto, come nella migliore delle tradizioni? Si è operato per tutelare qualche “amico degli amici” approfittando del passare del tempo e della brevità dell’indignazione e della memoria collettive? - conclude il coordinatore di Democrazia e Lavoro – Sinistra Cgil.