Scilla, Sequestrati 1.3 tonnellate di alimenti in due stabilimenti balneari
A conclusione di una mirata attività investigativa Il Nas di Reggio Calabria e la Stazione Carabinieri di Scilla hanno deferito in stato di libertà il rappresentante legale di due stabilimenti balneari della nota località turistica dello Stretto di Messina, in quanto avrebbe detenuto 1.300 Kg di alimenti in cattivo stato di conservazione.
L’attività ha avuto inizio con l’intuito dei Carabinieri che hanno notato come due lidi balneari servivano alimenti non preparati in loco ma lì trasportati nel portabagagli di alcune autovetture.
Gli approfondimenti investigativi hanno permesso – infatti - di accertare che gli alimenti venivano preparati e conservati in un capannone nei pressi dello svincolo autostradale, ove si decideva di intervenire unitamente ai Carabinieri del Nas di Reggio Calabria.
Con non poca sorpresa l’ispezione dava esito positivo, poiché in un capannone era stato allestito un deposito di alimenti ed una cucina per la produzione - senza autorizzazioni e con gravi carenze igienico strutturali; all’interno di numerosi pozzetti congelatori e di due celle frigorifero i militari hanno rinvenuto oltre una tonnellata di prodotti ittici e preparati di pesce. A carico del responsabile legale dei lidi sono state elevate sanzioni per un importo complessivo di 6.000 euro e l’immediata sospensione dell’attività del laboratorio e del deposito.