I Consorzi di Tutela del Formaggio Parmigiano Reggiano e del Formaggio Grana Padano ancora una volta insieme per dire no a concorrenza sleale e alimentata con prezzi sottocosto.


 

I due consorzi di tutela hanno fatto gioco di squadra, approvando la medesima delibera volta a garantire il riconoscimento del reale valore dei formaggi Dop.

 

I Consigli di amministrazione dei due consorzi hanno deliberato all'unanimità che: "la vendita al pubblico di Parmigiano Reggiano e/o Grana Padano ad un prezzo inferiore a quello risultante dalle fatture di acquisto in tutti gli eventuali passaggi commerciali intermedi fino al fornitore del prodotto in oggetto è considerata misura svalorizzante la Dop Parmigiano Reggiano / Grana Padano ai sensi dell'Reg. 1151/2012, art. 45, lett. "f".


 

In considerazione della delibera, i Consorzi porteranno avanti tre misure, a partire da un "protocollo di sorveglianza" per il monitoraggio dei possibili casi di pratica svalorizzante "prezzi al consumo svalorizzanti", affiancato da una "procedura di irrogazione di azioni correttive" dei casi riscontrati prevedendo, quale principio di base, la sospensione delle attività/collaborazioni di entrambe i Consorzi con la catena/gruppo coinvolto.

 

Infine saranno definite le "Linee guida" del protocollo di sorveglianza e della Procedura azioni correttive che dovranno essere preventivamente divulgate agli operatori del dettaglio, ed agli operatori commerciali fornitori dei due formaggi Dop.


 

La normativa in materia di sottocosto, viene precisato in una nota, tutela solamente l'ultimo passaggio, quello della fattura di acquisto del negozio con vendita al pubblico.

 

Negli ultimi anni sono frequenti e in espansione pratiche commerciali nelle quali la dichiarazione del "sottocosto" viene a norma di legge elusa nel momento in cui la riduzione del prezzo rispetto a quella praticata dal fornitore del prodotto finito avviene nell'ambito di passaggi commerciali intermedi, spesso afferenti o riconducibili alla stessa organizzazione d'impresa.