Il sistema clientelare in Calabria: le "catene di Sant'Antonio" del lavoro
Il mondo del lavoro in Calabria è un elegante balletto di raccomandazioni e favori.
La Calabria, meravigliosa terra di sole e mare, vanta anche un altro primato meno invidiabile: la capacità di trasformare l'arte del clientelismo in una disciplina olimpica. Il sistema clientelare, qui, non è solo una prassi politica, ma una filosofia di vita, una cultura condivisa che permea ogni aspetto della società. Si tratta di un meccanismo talmente perfetto che persino i manuali di economia e sociologia si inchinano davanti alla sua ineffabile efficienza.
Un mondo di opportunità (per pochi)
Chiunque abbia mai messo piede in Calabria sa che la meritocrazia è un concetto interessante, ma poco pratico. In una regione dove i curricula contano meno di un sorriso ben piazzato e una stretta di mano calorosa, il clientelismo è la vera valuta. Un lavoro pubblico, un appalto o una promozione? Tutto si riduce a una semplice equazione: chi conosci, non cosa sai fare. Il mondo del lavoro in Calabria è un elegante balletto di raccomandazioni e favori. I concorsi pubblici? Spesso una formalità per mascherare decisioni già prese in qualche salotto o bar di paese. Certo, ogni tanto qualche outsider riesce a rompere il sistema, ma viene subito visto come una sorta di alieno che ha violato le sacre regole del gioco.
La politica, un teatro dell'assurdo
Se c'è un palcoscenico dove il sistema clientelare trova la sua massima espressione, è quello politico. Qui, ogni elezione è un festival della promessa facile e dell'accordo sottobanco. Gli elettori? Più che cittadini, sono visti come investimenti a breve termine. Ogni voto ha un prezzo, e non si parla necessariamente di denaro: un lavoro, una licenza, una promessa di "sistemazione" possono essere moneta di scambio più che valida.
L’imprenditoria creativa
Gli imprenditori calabresi sono veri e propri maestri dell’arte dell’adattamento. Per vincere un appalto pubblico, è fondamentale essere esperti in due cose: compilare documenti burocratici complessi e conoscere la persona giusta al momento giusto. E se si deve costruire una strada o una scuola, poco importa se il lavoro è fatto bene; l’importante è che sia fatto da chi "merita" (secondo criteri non sempre trasparenti).
I giovani, tra rassegnazione e resistenza
E i giovani? Chi resta spesso si rassegna, accettando il sistema per sopravvivere. Chi parte, invece, porta con sé un mix di amarezza e speranza. Amarezza per aver lasciato una terra che amano ma che li soffoca, e speranza di trovare altrove un luogo dove il talento conta più delle conoscenze.
Un circolo virtuosamente vizioso
Il sistema clientelare in Calabria è un fenomeno che, sebbene profondamente disfunzionale, continua a sopravvivere grazie alla sua capacità di adattarsi ai tempi e di coinvolgere chiunque, volente o nolente. E così, mentre il resto del mondo evolve, questa regione rimane ancorata a un passato che è difficile scrollarsi di dosso. Ironico, grottesco, eppure affascinante nella sua complessità: il sistema clientelare calabrese è una realtà che si studia con un misto di indignazione e perversa ammirazione.