Castrovillari, il dramma di Patrizia: "rinchiusa" in una struttura psichiatrica senza motivo. Il caso a Le Iene
L’inviata Nina Palmieri torna a Castrovillari: emergono nuovi inquietanti dettagli sulla scomparsa della giovane e della sua famiglia

Una storia drammatica, inquietante e complessa, quella raccontata dall’inviata de Le Iene, Nina Palmieri, che è tornata recentemente a Castrovillari per fare chiarezza su un caso controverso che riguarda una giovane donna di nome Patrizia e la sua famiglia.
La storia di Patrizia: dalla scomparsa al ritrovamento in strutture sanitarie
Tutto inizia nell’estate del 2021 quando Patrizia, una giovane donna residente a Castrovillari, scompare improvvisamente insieme ai suoi anziani genitori. Nessuno sa più nulla di loro per diverso tempo, fino a quando non emerge una verità scioccante: Patrizia viene ritrovata all’interno di una struttura sanitaria destinata a persone con problemi mentali, mentre i genitori vengono collocati separatamente in una RSA, ovvero una residenza per anziani. Il ritrovamento lascia amici, conoscenti e parenti senza parole. La domanda spontanea è immediata: perché Patrizia, una donna perfettamente in grado di intendere e volere, si trovava rinchiusa in una struttura per malati mentali?

Il ruolo controverso dell’avvocato R. A.
Secondo quanto emerso dall’inchiesta realizzata da Nina Palmieri per Le Iene, al centro della vicenda ci sarebbe l’avvocato R. A., la cui figura appare controversa e cruciale in questa storia. Dalle testimonianze raccolte, l’avvocato A. avrebbe avuto un ruolo determinante nella decisione di collocare Patrizia nella struttura sanitaria, presentando la donna come incapace di badare a sé stessa e ai suoi genitori. Il servizio delle Iene mette in luce non solo la dubbia validità delle motivazioni dietro tale decisione, ma anche l’assenza totale di riscontro medico o giudiziario che giustificasse un ricovero così drastico e prolungato. In pratica, Patrizia sarebbe stata "rinchiusa" senza che nessun esperto avesse realmente attestato un reale stato di disagio psichiatrico.

Gli sviluppi dopo il servizio de Le Iene
Dopo il primo servizio mandato in onda dal programma televisivo, la situazione è in parte cambiata. Patrizia è riuscita a uscire dalla struttura psichiatrica ed è tornata libera, iniziando una battaglia per far emergere tutta la verità e ottenere giustizia. Il ritorno delle telecamere di Nina Palmieri a Castrovillari ha permesso di approfondire ulteriormente i contorni della vicenda, evidenziando come la giovane donna fosse in realtà del tutto lucida e autosufficiente, totalmente lontana dal quadro clinico disegnato al momento della sua "reclusione".
Domande ancora aperte e richiesta di giustizia
Molte domande, tuttavia, rimangono ancora aperte. Come è stato possibile che una persona, senza diagnosi mediche certe o accertamenti approfonditi, sia stata collocata contro la sua volontà in una struttura psichiatrica? Chi è davvero responsabile e quali interessi si celano dietro questa drammatica vicenda? Questi interrogativi sono stati al centro del secondo servizio delle Iene, che chiede con forza che venga fatta chiarezza e giustizia. Nel frattempo, Patrizia continua la sua personale lotta, determinata a riprendere in mano la sua vita e a restituire dignità alla sua famiglia, vittima anch’essa di decisioni discutibili.

il ruolo fondamentale dell’informazione
Questo caso dimostra ancora una volta l’importanza del ruolo dell’informazione, soprattutto quella investigativa, nel far luce su situazioni che altrimenti rischierebbero di restare nascoste. Il servizio de Le Iene ha portato l’attenzione pubblica su un dramma personale che rischiava di essere ignorato, restituendo voce e visibilità a chi l'aveva persa ingiustamente.
Patrizia, oggi libera, è simbolo di una battaglia per i diritti civili che non può e non deve essere dimenticata.