"Questa non è la soluzione per la sanità calabrese, ma è la soluzione per l'emergenza acuta per una provincia come quella di Cosenza". Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, che stamani ha visitato l'ospedale da campo a Cosenza.
Il ministro si recherà poi a Crotone per un sopralluogo sulle zone colpite dal maltempo nei giorni scorsi e, infine, dalla Cittadella regionale a Catanzaro presiederà la riunione della Conferenza Stato-Regioni.

 

Le parole di Boccia


"Abbiamo fatto il punto della situazione - ha aggiunto Boccia - e questo ospedale da campo mette in sicurezza un'intera area e Cosenza aveva bisogno dell'aiuto dello Stato".

"Questa mattina - ha detto Boccia - con il Capo della Protezione civile Angelo Borrelli e il Presidente Nino Spirlì, si parte da Cosenza. Qui l'Esercito ha montato un ospedale da campo con 40 posti letto ordinari, 3 posti letto di terapia semintensiva e un laboratorio per i tamponi. Servirà ad alleggerire la pressione sugli ospedali calabresi garantendo ai cittadini la possibilità di effettuare i tamponi e avere cure, quando necessario, cure immediate. Lo Stato in Calabria è presente e continuerà ad essere sempre al fianco della comunità calabrese".

"Per quanto riguarda gli ospedali chiusi in questa regione, per alcuni ci sarà una valutazione oggettiva, e tutti quelli che potranno essere utilizzati lo
saranno. Perché se c'è una cosa che la pandemia ha insegnato a tutti è che il diritto alla salute, così come quello all'istruzione, non dovrà mai più essere compresso da vincoli di bilancio. Nello stesso tempo il rispetto per i contribuenti e il bilancio dello Stato lo si attua non sperperando denaro pubblico. Quindi lo Stato ci sarà per garantire il diritto alla salute, ma sarà anche vicino alla magistratura che fa pulizia di coloro che si impossessano di risorse pubbliche".