Morto folgorato nella cabina elettrica di Vaglio Lise: possibile tentato furto di rame finito in tragedia.
Tragedia a Cosenza: un uomo è morto folgorato in una cabina elettrica durante un presunto tentativo di furto di rame. Le autorità indagano su un possibile complice in fuga.
Cosenza – Questa mattina è stato rinvenuto il corpo senza vita di un uomo all’interno di una cabina elettrica situata lungo viale Crati, nei pressi del complesso ferroviario di Vaglio Lise. La scoperta è stata fatta dagli operai dell’Enel, intervenuti per un guasto elettrico segnalato dai proprietari di uno degli immobili ex Carical. La cabina in questione serve proprio la struttura segnalata.
Il ritrovamento
Gli operai, entrando nella cabina per svolgere i lavori di riparazione, si sono trovati davanti il corpo dell’uomo e hanno subito avvisato le autorità. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Cosenza, i vigili del fuoco e il personale sanitario del 118. Quest’ultimo ha solo potuto constatare il decesso. Il magistrato di turno, Antonio Tridico, è giunto per supervisionare le prime fasi dell’indagine.
Ipotesi di furto di rame
Le prime ricostruzioni ipotizzano che l’uomo stesse cercando di rubare cavi di rame all’interno della cabina elettrica, un’attività pericolosa che avrebbe portato al contatto con cavi dell’alta tensione e alla folgorazione fatale. Non si esclude che il presunto ladro fosse accompagnato da un complice, che potrebbe essersi allontanato subito dopo l’accaduto.
Contesto del furto
Negli ultimi giorni, lungo la tratta ferroviaria Cosenza-Castiglione Cosentino, si sono registrate interruzioni causate da furti di rame, fenomeno ormai diffuso e spesso legato alla criminalità minore. In questo caso, tuttavia, l’uomo avrebbe tentato di prelevare materiale prezioso da una cabina di alta tensione, ignorando o sottovalutando i rischi.
Indagini in corso
Le forze dell’ordine stanno esaminando la scena e raccogliendo elementi per identificare la vittima, nonché per accertare se ci fosse un complice. Le autorità non escludono la possibilità di risalire al presunto fuggitivo attraverso telecamere di sorveglianza presenti nella zona o altre tracce lasciate sul luogo.
Questo tragico episodio mette nuovamente in evidenza i pericoli legati ai furti di rame, non solo per le vittime, ma anche per le conseguenze sulle infrastrutture pubbliche e private. Le indagini proseguiranno per chiarire i dettagli della vicenda e le responsabilità coinvolte.