Chiesa gremita per salutare il giovane Francesco
La famiglia Occhiuto si stringe attorno al familiare scomparso tragicamente
Il dolore
Un'altra giornata di dolore per Cosenza. Un'altra vita spezzata troppo presto. La città e le istituzioni si stringono attorno alla famiglia del senatore Mario Occhiuto per la perdita del loro Francesco.
La parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa in viale Cosmai non riesce a contenere tutte le persone che partecipano al rito funebre. Non riesce a contenere il dolore. C'è tantissima gente: politici e persone comuni addolorate da una perdita così terribile. Fuori il carro funebre viene salutato dal tributo delle forze dell'ordine mentre passa fra un'ala di sindaci e amministratori, di ieri e di oggi, provenienti da tutta la Calabria. Sulla chiesa ronza il primo elicottero anti incendio della stagione. Dentro il canto di una bellissima voce femminile precede i minuti prima dell'inizio della cerimonia. Le esequie sono celebrate da monsignor Leonardo Bonanno, vescovo di San Marco Argentano-Scalea che, circondato da tanti esponenti del clero cosentino e anche da padre Fedele, cerca, purtroppo inutilmente, di lenire un dolore profondissimo. Don Giacomo parla dal pulpito e "abbraccia" la famiglia Occhiuto e riferisce della vicinanza del vescovo di Cosenza Giovanni Checchinato.
"Riempire di senso la sofferenza", continua don Giacomo, "riempire il vuoto umano con l'amore. L'amore della sua famiglia". "Davanti alla morte di Francesco dobbiamo rinnovare la nostra Fede e la nostra certezza della Rinascita", dice ancora il prete. Mario Occhiuto è sorretto dalla moglie e dal primo figlio Giovanni. A fianco la figlia Maria Clara. Alle loro spalle il resto della famiglia con il governatore Roberto. Sono composti nel loro enorme dolore.
La Messa finisce. La bara con i fiori bianchi esce a fatica dalla chiesa. Un lungo applauso saluta l'ultimo viaggio di Francesco.