Trota fario protagonista nei laghi e fiumi calabresi: al via la stagione di pesca sportiva
Con l’arrivo della primavera, la trota fario torna a popolare i corsi d’acqua calabresi. Emozioni, tecnica e rispetto per la natura segnano l’inizio della nuova stagione per i pescatori sportivi

La trota fario regina dei fiumi calabresi: è tempo di pesca sportiva nei laghi e nei torrenti della regione
La primavera segna non solo il risveglio della natura, ma anche l’inizio di una delle attività più attese dagli appassionati di pesca sportiva: la cattura della trota fario, regina incontrastata dei fiumi e dei laghi calabresi. A partire da marzo e per tutto il periodo primaverile, pescatori esperti e dilettanti si riversano lungo le sponde dei corsi d’acqua della regione per cimentarsi in una sfida tanto tecnica quanto affascinante.
Una specie simbolo dei corsi d’acqua calabresi
La trota fario (Salmo trutta fario) è una varietà autoctona particolarmente diffusa nei torrenti montani e nei laghi calabresi, come quelli della Sila, del Pollino e dell’Aspromonte. Si tratta di una specie che predilige acque fredde, ossigenate e cristalline — un habitat che la Calabria, grazie al suo patrimonio naturale incontaminato, è in grado di offrire in abbondanza.
Questa varietà di trota si distingue per la sua livrea punteggiata di macchie rosse e nere, la forma affusolata e la capacità di mimetizzarsi tra rocce e fondali, rendendo la sua cattura una vera e propria arte. I pescatori la cercano non solo per la bellezza del gesto sportivo, ma anche per l’emozione che regala ogni abboccata, spesso imprevedibile e potente.
I luoghi più amati dai pescatori
In Calabria non mancano gli scenari da sogno per vivere questa passione. I laghi Arvo e Ampollino, i fiumi Neto, Lao, Argentino, Esaro e Savuto, così come numerosi torrenti secondari, offrono ambienti perfetti per la pesca alla trota fario. Le acque di montagna, limpide e poco antropizzate, rappresentano non solo un paradiso per i pesci ma anche un’oasi di tranquillità per gli amanti dell’outdoor.
Pesca sportiva tra passione e rispetto dell’ambiente
Va ricordato che la pesca alla trota è regolamentata da norme ben precise, volte a proteggere la fauna ittica e l’ecosistema. Le immissioni periodiche di trote nei bacini autorizzati aiutano a mantenere viva la tradizione, ma è fondamentale che ogni pescatore rispetti i limiti di cattura, le taglie minime e i periodi di fermo biologico.
Sempre più pescatori scelgono oggi il “catch and release” (prendere e rilasciare), tecnica che permette di godere dell’esperienza di pesca senza arrecare danni alla fauna locale.
Un’opportunità anche per il turismo locale
Oltre ad essere uno sport amato, la pesca alla trota fario rappresenta anche un’opportunità per il rilancio del turismo montano calabrese. Agriturismi, rifugi e strutture ricettive accolgono ogni anno migliaia di visitatori, attratti non solo dalla pesca, ma anche dalla possibilità di esplorare paesaggi suggestivi e incontaminati.
Stagione di pesca iniziata
La stagione della pesca alla trota fario è ufficialmente iniziata e i corsi d’acqua calabresi si preparano ad accogliere appassionati da ogni parte della regione e non solo. Tra adrenalina, natura e passione, si rinnova ogni anno un rito antico, che unisce uomo e ambiente nel pieno rispetto della biodiversità.