Sanità fiction sulla pelle dei cittadini. La Calabria che non vuole gestire nessuno.
Sembra proprio che la sanità calabrese non voglia gestirla nessuno. Probabilmente è a causa dei troppi misteri che si celano dietro al pauroso debito o forse perché i cittadini hanno deciso di ribellarsi.
Eugenio Gaudio, già indagato per concorsi truccati all'Università di Catania, si sarebbe dimesso dal suo incarico di commissario ad acta della sanità in Calabria incontrando questa mattina, niente di meno che il Ministro Roberto Speranza in persona, comunicando la sua decisione definitiva.
Non c'è nulla da fare per i calabresi, nemmeno il rettore della Sapienza, laureato in medicina e dal curriculum stellare, è quello giusto per gestire la sanità di una terra amara quanto bisognosa di una guida, che faccia in modo di restituire dignità ai propri figli.
I calabresi non meritano che il proprio diritto alla salute diventi la trama di una fiction dove, in ogni puntata, i protagonisti cambiano ma la vergogna rimane la stessa.
Siamo curiosi ed impazienti di conoscere il prossimo, augurandoci che si riveli quello giusto per salvarci, e non solo da una pandemia. Alla prossima puntata e che Speranza ci aiuti.