Le identità alimentari del Pollino in pochi anni si sono trasformati in ambasciatori territoriali che hanno saputo narrare al mondo le radici profonde che l'agricoltura ha nel parco nazionale più grande d'Italia, diventando, per molti giovani, l'occasione di ritorno alla terra, puntando sulla sostenibilità di un comparto che ben si sposa con la coabitazione produttiva in un'area protetta. Di queste storie le più significative sono rappresentate dal Magliocco, vitigno principe dell'areale del Pollino, che anche oggi - dopo l’iscrizione del Magliocco dolce nel registro nazionale delle varietà di uve da vino - esemplifica un segmento importante di viticoltura che ha saputo affermarsi sui mercati nazionali ed internazionali tutelato e valorizzato dal Consorzio Terre di Cosenza Dop presieduto da Demetrio Stancati, e dal fagiolo poverello bianco, identità alimentare tramandata nei secoli dagli agricoltori della Valle del Mercure, che grazie alla lungimiranza di giovani aziende riunitesi attorno alla Comunità Slow Food per la salvaguardia della cultura agricola del fagiolo poverello, che vede come portavoce Teresa Maradei, oggi vive una stagione di rilancio che è stata già riconosciuta vincente e propulsiva per l'intero territorio.

Ragione di sistemi agroalimentari vincenti che possono e devono rappresentare occasione di sviluppo per il Pollino ed i suoi areali agroalimentari è il senso del focus "La sovranità alimentare del Pollino" promosso dall'Amministrazione comunale di Mormanno, guidata dal Sindaco, Giuseppe Regina, in occasione della festa di Perciavutti che animerà il borgo del faro votivo dal 7 all'8 dicembre.

Una riflessione che vedrà coinvolti tra gli altri il presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, il consigliere regionale con delega all'agricoltura, Mauro D'Acri, il portavoce di Slow Food Calabria, Maurizio Rodighiero presente insieme al membro del Comitato Esecutivo Regionale della Chiocciola, Giuseppe Costabile, il presidente del consorzio Terre di Cosenza Dop, Demetrio Stancati, il consigliere nazionale Conaf, Lina Pecora, il portavoce della comunità del cibo Slow Food del fagiolo poverello, Teresa Maradei, il sommelier e giornalista, Alessandra Molinaro. Ad introdurre la serata, moderata dalla giornalista Paola Chiodi, sarà il sindaco di Mormanno, Giuseppe Regina, che riceverà dalle mani dell'ospite d'onore della festa di Perciavutti, Michele Affidato, la statuetta che raffigura il faro di Mormanno, coniata da due anni a questa parte dell'orafo calabrese. Alla fine del convegno nelle cripte della chiesa di Santa Maria del Colle le aziende Ferrocinto, Tenuta Celimarro, Cervinago, Giuseppe Calabrese, Cantine Viola, Tenute Ferrari, Azienda Agricola Maradei, Feudo Dei Sanseverino, L'antico Fienile proporranno al pubblico una variegata interpretazione del Magliocco. Nell'area mercatale, invece, a pochi passi dalla piazza principale del borgo, il mercato slow food sarà animato dalle comunità del cibo del Fagiolo Poverello di Mormanno, la Comunità di Lamezia Terme per la valorizzazione della cultivar Carolea, comunità di Malito per il benessere, la comunità per la tutela della cultivar Dolce di Rossano, i produttori del Moscato di Saracena. Dalle 19.00 invece nei rioni Costa, Casalicchio, Torretta e Capo Lo Serro, in collaborazione con le cantine Campoverde di Castrovillari, Statti di Lamezia Terme, Librandi e Francesco Malena di Cirò Marina, si apriranno al pubblico i vuttari che proporranno  la gastronomia tipica della tradizione contadina del Pollino. La serata sarà animata dal concerto in piazza Umberto I di Ciccio Nucera con la sua band che vedrà la special guest di Tony Esposito.