"La carbonara è americana": l'attacco del Financial Times contro la cucina italiana
Un duro attacco alla cucina italiana quella del Financial Time: la carbonara è americana. A lanciare la "bomba" è Alberto Grandi, docente dell'università di Parma di storia dell'alimentazione, che in un'intervista ha dichiarato che le origini del tradizionale piatto romano avrebbe radici in America.
"Probabilmente questo post verrà ricordato come l'inizio della terza guerra mondiale" asserisce il professore, ritenendo che il parmigiano originale sia prodotto unicamente in Wisconsin. Coinvolti anche il panettone e il tiramisù, i quali sarebbero - invece - nati al supermercato.
Un attacco che non è assolutamente passato inosservato a Coldiretti, che ha difeso a spada tratta la cucina italiana: «Attacco surreale ai piatti simbolo della cucina italiana proprio in occasione dell’annuncio della sua candidatura a patrimonio immateriale dell’Umanità all’Unesco - afferma Coldiretti - Sulla base di fantasiose ricostruzioni si contestano le tradizioni culinarie nazionali più radicate. In sostanza la carbonara l’avrebbero inventata gli americani e il panettone ed il tiramisù sono prodotti commerciali recenti ma soprattutto si arriva addirittura ad ipotizzare che il parmigiano reggiano originale sia quello che viene prodotto in Wisconsin in Usa, la patria dei falsi formaggi Made in Italy. Un articolo ispirato da una vecchia pubblicazione di un autore italiano – sottolinea l’associazione – che potrebbe far sorridere se non nascondesse preoccupanti risvolti di carattere economico ed occupazionale. La mancanza di chiarezza sulle ricette Made in Italy offre terreno fertile alla proliferazione di falsi prodotti alimentari italiani all’estero dove le esportazioni potrebbero triplicare se venisse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale che - conclude - è causa di danni economici, ma anche di immagine».
Una tale dichiarazione - infatti - metterebbe in crisi un grosso comparto della tradizione culinaria italiana, che patisce l’agropirateria mondiale fatturando oltre 120 miliardi, posizionandosi in cima alla classifica dei prodotti più taroccati. In primis Parmigiano Reggiano e dal Grana Padano che - addirittura - ha superato quella dell'originale.