Spreco alimentare
Spreco alimentare

GUSTO RIBELLE 
Lo spreco alimentare è una delle grandi contraddizioni del nostro tempo, con un terzo del cibo prodotto a livello globale che viene perso o sprecato lungo la filiera mentre milioni di persone soffrono la fame. Questo fenomeno rappresenta un'ingiustizia sociale, una minaccia per l'ambiente e uno spreco di risorse preziose.

Il cibo sprecato: i numeri

Ogni anno, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate nel mondo, con una perdita che avviene in ogni fase della catena alimentare, dai campi dove i prodotti vengono lasciati marcire per non rispettare standard estetici, fino alle case dei consumatori dove gli alimenti vengono buttati. In Europa, lo spreco alimentare raggiunge circa 88 milioni di tonnellate annue, e in Italia supera i 5 milioni di tonnellate. Oltre al costo sociale, lo spreco alimentare ha un impatto ambientale significativo, poiché la produzione di cibo richiede grandi quantità di acqua, energia e terreno, mentre i rifiuti organici contribuiscono alle emissioni di gas serra, aggravando la crisi climatica.

I fattori

Lo spreco alimentare nasce da molteplici fattori, tra cui gli standard estetici che portano a scartare ortaggi e frutta, la sovrapproduzione che genera eccedenze di mercato non utilizzate, la cattiva gestione domestica dovuta a scelte di acquisto poco ponderate e la confusione tra le diciture “da consumarsi preferibilmente entro” e “data di scadenza”.

Ridurre gli sprechi

Ridurre lo spreco alimentare richiede l’impegno di governi, aziende e cittadini, partendo dall’educazione dei consumatori attraverso campagne di sensibilizzazione sull’acquisto consapevole e sul corretto utilizzo del cibo, fino al recupero delle eccedenze da supermercati e produttori per distribuirle a chi ne ha bisogno. Le nuove tecnologie, come le app per l'acquisto di cibo invenduto o i sistemi di monitoraggio delle scorte, rappresentano un alleato prezioso, così come l’economia circolare che trasforma i rifiuti alimentari in compost o biogas. Anche le normative possono svolgere un ruolo importante, come dimostrato dalla legge francese che obbliga i supermercati a donare le eccedenze alimentari, mentre a livello individuale, ogni persona può contribuire pianificando la spesa, utilizzando gli avanzi e scegliendo prodotti locali per ridurre gli sprechi.

Costruire un sistema alimentare

Lo spreco alimentare non è inevitabile e con un approccio più consapevole è possibile costruire un sistema alimentare più equo, sostenibile e resiliente, affrontando sfide globali come la fame e il cambiamento climatico con scelte quotidiane responsabili.