Ponte sullo Stretto: l'eterno ritorno del sempre uguale
Grande divario tra le parole e i fatti. Solo così si possono definire le affermazioni del neo ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini. E' evidente che l'unica risposta che la destra vuole e può dare alla crisi economica è quella della propaganda, del rilancio dell'economia attraverso il saccheggio delle risorse pubbliche e la cementificazione selvaggia e senza criterio del territorio.
Noi calabresi sappiamo bene quanto il Ponte sullo Stretto sia un'opera inutile e dannosa. Per il nostro territorio le priorità sono altre: completare le infrastrutture già esistenti a partire dalla Statale 106, potenziare la rete ferroviaria, migliorare i collegamenti tra i centri urbani e le aree interne, messa in sicurezza dei territori a partire dalla bonifica dei torrenti che ad ogni pioggia provocano allagamenti e enormi disagi ai cittadini.
Perché nulla di tutto questo è stato fatto in questi anni? Perché la destra continua ad usare lo slogan del Ponte solo per fare propaganda senza riuscire a far fronte alle esigenze della popolazione. Il ministro Salvini prima di dire fesserie dovrebbe informarsi sui reali bisogni dei calabresi.
Noi di Alternativa pensiamo che il Ponte sullo Stretto sia il simbolo di un sistema economico e sociale ingiusto, il neoliberismo, che genera disuguaglianze e toglie ai poveri per dare ai ricchi, strumento di distruzione del territorio e di arricchimento per le mafie. A questo modello vogliamo opporci e costruire insieme ai calabresi onesti una nuova storia di riscatto per questa regione.