Scuola, proposte del governo sui precari inaccettabili
Massarini: "Ci troviamo di fronte a una proposta che ci considera come pedine sacrificabili"

Si sono presi qualche giorno per passare in rassegna il decreto e studiarlo in ogni sua sfaccettatura i precari della scuola idonei 2020 e Pnrr1 arrivando così a conclusioni perentorie e decise: ennesimo affronto al merito. Si riferiscono alla promessa vuota del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e alla recente “decisione” di integrare le graduatorie dei vincitori PNRR con i un numero di candidati idonei in pari al massimo al 30% dei posti messi a bando.
Percorso impegnativo
«Abbiamo affrontato un percorso selettivo arduo e impegnativo, investendo anni di studio e sacrifici personali. Abbiamo superato prove rigorose, dimostrando di possedere le competenze necessarie per educare e formare le future generazioni. Eppure, ci troviamo di fronte a una proposta che ci considera come pedine sacrificabili, destinate a rimanere in una condizione di perenne incertezza lavorativa» tuonano dalla Calabria due dei referenti del comitato spontaneo idonei dei concorsi della scuola: Domenico Massarini e Alessandro Molinaro. Il Ministro Valditara presenta l' integrazione del 30% come una misura per ridurre il precariato. Tuttavia, questa percentuale limitata non solo è insufficiente, ma rappresenta una presa in giro per tutti coloro che hanno dimostrato il proprio valore attraverso il concorso. È inaccettabile che, dopo aver superato tutte le fasi selettive, ci venga negato il diritto a un’assunzione stabile e dignitosa.
I dati del Ministero
Secondo i dati forniti dal Ministero, nell’anno scolastico 2024/2025 sono previste 155mila supplenze, con il 73% di queste riguardanti il sostegno. Questa situazione evidenzia una gestione inefficace delle risorse umane nella scuola italiana. Limitare le assunzioni degli idonei non farà altro che perpetuare questo circolo vizioso, mantenendo migliaia di docenti in una condizione di precarietà e privando gli studenti della continuità didattica necessaria per una formazione di qualità. «È paradossale che, mentre da un lato si riconosce la necessità di stabilizzare il personale docente per garantire la qualità dell’istruzione, dall’altro si adottino misure che limitano fortemente le possibilità di assunzione per coloro che hanno già dimostrato il proprio merito. Il Ministro Valditara ha dichiarato: “Continuità didattica, qualità della docenza e stabilità del posto di lavoro sono gli obiettivi che ci prefiggiamo”. Tuttavia, le azioni intraprese vanno nella direzione opposta, alimentando ulteriormente il precariato» asserisce con fermezza il docente cosentino Domenico Massarini. «Noi idonei dei concorsi scuola non chiediamo favori né concessioni. Esigiamo il riconoscimento del nostro diritto all’assunzione a tempo indeterminato, attraverso la pubblicazione e lo scorrimento completo delle graduatorie di merito. Solo così sarà possibile valorizzare il merito, garantire la stabilità lavorativa dei docenti e offrire agli studenti italiani un’istruzione di qualità, libera dalle incertezze legate al turnover continuo del personale - continuano i due insegnanti - Chiediamo al governo e al Ministro Valditara di rivedere questa decisione ingiusta e di adottare misure concrete che rispecchino realmente gli obiettivi dichiarati di continuità didattica e stabilità lavorativa. È tempo di passare dalle parole ai fatti, riconoscendo il valore e il diritto di chi ha già dimostrato sul campo di essere all’altezza del compito educativo. Il futuro della scuola italiana dipende dalla capacità di valorizzare e stabilizzare le sue risorse più preziose: noi docenti. Graduatorie di merito a scorrimento per tutti e non per pochi».