Sebi Romeo
Sebi Romeo

Assolto con formula 

L'ex capogruppo del Partito Democratico alla Regione Calabria, Sebi Romeo, è stato assolto con formula piena dall'accusa di traffico di influenze illecite. La sentenza è stata emessa dal Giudice per l'Udienza Preliminare del Tribunale di Napoli, che ha prosciolto Romeo da tutte le imputazioni a suo carico. 

Accusa di traffico di influenze illecite

Le accuse risalivano a gennaio scorso, quando Romeo era stato sottoposto all'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Secondo l'accusa, avrebbe svolto un ruolo di intermediazione in gare d'appalto non specificate. Tuttavia, il GUP ha ritenuto infondate tali contestazioni, portando all'assoluzione dell'ex capogruppo. 

Gli avvocati difensori di Romeo, Natale Polimeni e Giuseppe Camera, hanno espresso soddisfazione per la sentenza, affermando che "la verità è emersa" e sottolineando l'assenza di condotte criminali da parte del loro assistito. Questa assoluzione rappresenta un punto di svolta nella vicenda giudiziaria che ha coinvolto Sebi Romeo, confermando la sua estraneità ai fatti contestati.

La carriera politica di Sebi Romeo

Sebi Romeo è un politico italiano, noto per il suo ruolo come capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio Regionale della Calabria. Nel corso della sua carriera, ha affrontato diverse vicende giudiziarie.

In precedenza, nel gennaio 2024, Romeo era stato sottoposto all'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria nell'ambito di un'inchiesta su presunti appalti illeciti. Tuttavia, già a febbraio 2024, il Tribunale del Riesame aveva annullato tale misura cautelare, accogliendo le tesi difensive che evidenziavano l'assenza di elementi concreti a suo carico. 

Nel 2020, la Corte di Cassazione aveva annullato senza rinvio un'ordinanza nei confronti di Romeo, evidenziando l'inconsistenza delle accuse e dichiarando inutilizzabili le intercettazioni che lo riguardavano. Questi episodi testimoniano le sfide legali affrontate da Sebi Romeo nel corso della sua carriera politica, culminate con l'assoluzione piena nel novembre 2024.

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