“È triste quello che sta succedendo alla città capoluogo della Calabria”. Lo afferma Angela Robbe candidata consigliere regionale del Partito democratico, Circoscrizione Centro, che sottolinea come “Catanzaro meriti una guida più attenta più capace più operosa e meno parolaia”. “Al netto delle vicende giudiziarie, che verranno trattate nelle sedi nei modi e nei tempi opportuni - riflette Robbe - dobbiamo constatare che 15 consiglieri si sono dimessi dopo solo il clamore mediatico generato da un talk show. Mentre non avevano sentito il bisogno di farlo prima per rispetto ai catanzaresi e per rispetto allo stesso ruolo che ricoprono. Una vicenda così come è avvenuta la dice lunga sulla considerazione che riveste ormai la questione morale nell’agire di chi è chiamato a rappresentare il bene comune”.

“Sotto questo profilo – aggiunge Robbe – il caso “Gettonopoli” è emblematico non tanto per i riflessi giudiziari che non spetta a me valutare, ma per ciò che rappresenta in termini di degrado l’esercizio dell’attività politica nel capoluogo di regione. Dà la misura della distanza siderale che si è creata tra il Palazzo e le persone”. “Per questo – sottolinea l’esponente dem – ritengo che coloro che fanno politica devono essere esempio se vogliono tornare ad essere autorevoli e riguadagnare il rispetto e la fiducia delle persone. Chi sta dentro le istituzioni non può e non deve attendere l’intervento della magistratura o peggio agire solo dopo un talk show”. “La politica – aggiunge - risponde, almeno dovrebbe, all’etica, alla morale che viene prima della giustizia, ed è lontana dalle luci della ribalta. È questione più profonda, è questione di coscienza”.

Robbe ricorda poi che “Catanzaro è il modello che Salvini e il centrodestra vogliono proporre alla Calabria”. “Ma questo – precisa l’esponente del Pd - Salvini non lo ha detto a Giletti quando, nella stessa puntata in cui si mettevano alla gogna Catanzaro ed i catanzaresi, si presentava come ‘salvatore’ della Calabria e dell’Emilia. Salvini ci aveva proposto quel modello per la Regione Calabria. Un modello che a noi non ci piace che punta solo ad annunci gridati ma dimentica di metter in campo misure per i più deboli, le periferie, le famiglie, i bambini. A noi non ci piace la politica che si compiace di sé ma non ascolta”.

“Catanzaro e i calabresi – conclude Robbe - meritano di più, molto di più del populismo, molto di più delle parole degli slogan e delle assenze. Ora Catanzaro e i calabresi possono scegliere in quale direzione vogliono orientare il futuro dei loro territori”.